Giro d’Italia 2024, Nairo Quintana: “Purtroppo, non arrivo al top per via dell’infortunio, ma spero di aiutare i miei compagni di squadra e fare bene nell’ultima settimana”

Nairo Quintana pronto a mettersi a disposizione dei compagni di squadra al Giro d’Italia 2024. Vincitore della Corsa Rosa proprio dieci anni fa, lo scalatore colombiano non si presenta al via da Venaria Reale nella miglior condizione dopo aver contratto una forma pesante di covid a febbraio ed essersi infortunato alla clavicola a fine marzo, e per questo motivo difficilmente potrà lottare per un piazzamento nella classifica generale. Il 34enne della Movistar, che torna a correre un Grande Giro a quasi due anni di distanza dall’ultimo, proverà quindi soprattutto ad aiutare i propri compagni, offrendo la propria esperienza per cercare di portare bei risultati al team.

“Sono passati dieci anni da quando ho vinto il Giro d’Italia – ha dichiarato Quintana – È stato il mio primo Grande Giro vinto in carriera ed essere qua significa tanto per me, è come tornare bambini. Sono molto emozionato. Purtroppo, non arrivo al top perché ho avuto un infortunio un mese fa, però sono convinto che la squadra sia forte e possiamo fare molto bene negli sprint con Fernando (Gaviria, ndr) e cercheremo di andare forte nelle tappe più dure con Einer Rubio e Will Barta. Io cercherò di portare il massimo della mia esperienza al nostro gruppo“.

“Avevo una buona condizione a inizio stagione, ma il covid e una caduta mi hanno costretto a rincorrere – ha proseguito il 34enne – Di sicuro, qualcuno mi criticherà perché diranno che sono arrivato qui con una forma scarsa, però spero di aiutare i miei compagni di squadra e fare bene nell’ultima settimana“. Non credo che la maglia azzurra possa essere un mio obiettivo”.

Inevitabile, poi, parlare del favorito principale del Giro 107: “Tadej Pogacar è un corridore fortissimo, negli ultimi sei mesi ha vinto praticamente quasi tutte le corse alle quali ha partecipato, e con grandi distacchi. Forse qui ha meno rivali rispetto al Tour, però vediamo, il Giro è pieno di sorprese. Ci sono delle squadre che magari faranno delle strategie. Un anno ha perso il Tour quando si è andati in alto (il riferimento è la tappa del Col du Granon con il Galibier al Tour 2022, ndr), qualcuno se lo potrebbe ricordare e cercare di rendergli la vita dura“.

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