Deceuninck Quick-Step, Enric Mas spiega la decisione di passare alla Movistar: “Troverò molti compagni che potranno aiutarmi in salita”

Enric Mas è pronto ad iniziare la sua nuova avventura alla Movistar. Il corridore spagnolo lascerà la squadra che lo aveva fatto passare professionista, la Deceuninck Quick-Step, per approdare alla corte di Eusebio Unzué dove troverà una formazione più improntata alle grandi montagne e quindi più adatta alle sue caratteristiche. Il giovane scalatore iberico dopo il secondo posto della Vuelta 2018, nel 2019 non è riuscito ripetersi, mancando l’appuntamento con la vittoria fino all’ultima gara della stagione, il Tour of Guangxi, dove è riuscito a centrare un successo di tappa e a conquistare la classifica generale.

“Sì, vincere in Cina è stato il modo migliore per salutare la Deceuninck Quick-Step – ha dichiarato a Marca – Quest’anno, per sfortuna, non ero riuscito ad ottenere nessuna vittoria. Ci sono riuscito nell’ultima corsa dell’anno, per fortuna è andata bene. Ha avuto un sapore differente sapendo che quella era l’ultima volta che indossavo la maglia con cui ho corso negli ultimi tre anni, quattro se consideriamo anche l’anno con la formazione Continental. Volevo andarmene nel modo migliore e credo di esserci riuscito”.

Gli addi alla Movistar di Richard Carapaz, Mikel Landa e Nairo Quintana, fanno del corridore classe 1995 uno dei più papabili candidati al ruolo di capitano al fianco di Alejandro Valverde: “Quando sono passato professionista mi aiutava sempre e ora saremo in squadra insieme, non potevo chiedere di meglio. È un grandissimo corridore, ma non è solo per lui, poter parlare la mia lingua e poter esprimermi come ho fatto per tutta la vita è un’altra cosa. Finora, stando fuori, ho dovuto sempre parlare inglese e non è la stessa cosa”.

Incalzato poi sugli obiettivi del 2020, poi, il ventiquattrenne, pur dichiarando di non aver ancora stilato un programma con la squadra, ha rivelato di non aver paura di assumersi delle responsabilità e di aver scelto la Movistar proprio per la presenza di tanti uomini bravi a fare il ritmo in salita: “Non ho paura delle responsabilità. […] Voglio un compagno che sia forte come me, per potercela giocare con gli avversari. La principale motivazione per la quale ho cambiato squadra è che ora avrò dei compagni molto forti in salita che potranno aiutarmi. C’erano anche altri motivi, ma questo senza dubbio è stato uno dei principali”.

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