Movistar, Enric Mas: “Spero di non avere la sfortuna dell’anno scorso e di dimostrare l’Enric che sono, con buone gambe posso battere chiunque”

Il 28enne ha anche commentato il ritorno in squadra di Quintana: "L'arrivo di Nairo sarà molto positivo per tutti noi, sicuramente mi toglierà la pressione"

Enric Mas guarda con fiducia alla nuova stagione. Archiviato un 2023 un po’ meno positivo rispetto all’annata precedente anche a causa dell’infortunio patito nella prima tappa del Tour de France, lo scalatore spagnolo punta a rilanciarsi nel 2024, che lo vedrà affrontare ancora una volta l’accoppiata composta da Grande Boucle e Vuelta a España. Il 28enne sarà nuovamente il punto di riferimento di una Movistar che si è rinnovata parecchio nel corso del CicloMercato, durante il quale si è assistito al ritorno in squadra di un corridore importante come Nairo Quintana, per il quale Mas ha speso belle parole durante la presentazione della compagine iberica.

L’arrivo di Nairo sarà molto positivo per tutti noi e i dieci corridori ingaggiati da Eusebio Unzue sono importanti”, le parole dello spagnolo, riportate da Ciclismo a Fondo. Il 28enne ritiene che l’arrivo del colombiano farà bene anche a lui: “Sicuramente mi toglierà la pressione, è un regista che ha molta esperienza. Abbiamo una buona squadra per essere ottimisti riguardo a questa stagione”.

Riguardo a se stesso, Mas conta su un’annata più fortunata: “Spero di non avere la sfortuna dell’anno scorso, quando mi ritirai dal Tour il primo giorno, ma non vedo davvero l’ora”. Il secondo classificato del Lombardia 2022 confida soprattutto sull’assenza di problemi fisici: “Lo spero, visto che non ho potuto dimostrare l’Enric che sono. Spero di dimostrarlo in questo anno speciale per l’azienda, che compie 100 anni”.

Il maiorchino ha poi aggiunto che “con buone gambe posso battere chiunque” e ha infine commentato il tracciato della Vuelta 2024, che è stato presentato negli scorsi giorni: “Il percorso mi piace molto, è molto impegnativo, un esame quotidiano che bisogna superare, dall’inizio alla fine”.

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