Corridori favorevoli alla nuova regola sulle leve dei freni, ma per Quinn Simmons “non cambierà molto, sono i percorsi pericolosi e i corridori stupidi a causare gli incidenti”

Con l’inizio della nuova stagione è entrata in vigore la nuova regola che impedisce un’eccessiva inclinazione verso l’interno delle leve dei freni sui manubri. Introdotta dall’UCI per evitare che, nella ricerca di una migliore posizione aerodinamica, tale posizionamento delle leve limitasse la capacità di frenata dei ciclisti (costituendo quindi un pericolo per la sicurezza), la nuova norma ha suscitato nel complesso reazioni favorevoli da parte dei corridori, con i primi controlli sulle bici che sono stati effettuati già nel corso del Tour Down Under Donne della scorsa settimana e stanno ovviamente proseguendo in questi giorni nella gara maschile. C’è anche chi però, pur favorevole, ha sottolineato come questa nuova regola non cambierà più di tanto le cose: si tratta di Quinn Simmons (Lidl-Trek), che ha evidenziato come i rischi per la sicurezza siano ben altri.

“Prima di tutto, sono molto favorevole a tutto ciò che aumenta la sicurezza – ha dichiarato lo statunitense a GCN – È ridicolo quanto sia pericoloso il nostro sport e penso che in realtà sia oltre il limite, proprio come lo sport in generale. È troppo pericoloso e dobbiamo cambiare le cose. Penso che una cosa del genere non cambierà poi così tanto. Sono gli arrivi pericolosi e i percorsi pericolosi con cui gli organizzatori riescono a farla franca a causare gli incidenti. Inoltre, i corridori fanno cose stupide. Non sarà cambiato nulla per la sicurezza ora che le mie leve sono fuori di tre centimetri, sono solo più scomodo. Ma alla fine è la nuova regola e dobbiamo rispettare le regole del nostro sport”.

Tra i favorevoli senza se e senza ma c’è invece George Bennett (Israel-Premier Tech): “Penso che sia una buona regola. Penso che la situazione stesse diventando sempre più estrema. Si iniziava a vedere corridori guidare con un mignolo avvolto attorno al manubrio, e non puoi reagire se qualcuno frena davanti a te“.

Gli fa eco Robert Gesink (Visma | Lease a Bike): “Penso che in generale sia una buona decisione perché abbiamo visto alcune impostazioni piuttosto estreme. Ovviamente, queste cose sono progettate per essere in grado di frenare e controllare la bici e se ciò porta a situazioni meno sicure, allora è positivo che vengano adottate delle misure”.

Secondo il neerlandese, però, ci sono da migliorare alcune cose: “Ora abbiamo visto le prime misurazioni. Non sono sicuro che questo sia ancora un modo definitivo di misurazione, sembrava piuttosto goffo, con uno strumento di plastica che lasciava ancora un po’ di distanza. Ma sicuramente è un buon primo passo per controllare”.

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