UAE Team Emirates, George Bennett si congeda: “Per me due anni frustranti, forse non avevo il motore che la squadra si aspettava”

Fra il 2021 e il 2022 il neozelandese George Bennett lasciò la Jumbo-Visma per accasarsi alla UAE Team Emirates. In pratica, lo scalatore ora 33enne ha vestito in successione le maglie delle due squadre più forti al mondo, ma se, per lui, le cose sono andate più che bene in giallonero, i due anni successivi con i colori emiratini sono stati abbastanza mesti. Nel solo 2023, sul piano dei risultati individuali, Bennett non è andato oltre il secondo posto nel Campionato nazionale a cronometro e il sesto nella classifica generale della Vuelta a Burgos. L’anno prima le cose andarono un po’ meglio (quarto al Tour de Langkawi 2022 e secondo alla Vuelta a Castilla y Leon 2022), ma il bilancio che il corridore neozelandese traccia alla fine del biennio è magro.

“Questi due anni sono passati in fretta – le parole di Bennett in un’intervista rilasciata a GCN – Nella UAE ho trovato tanti ottimi amici e ci sono stati alcuni bei momenti, ma per è stata davvero una schifezza in termini di risultati. Quello che doveva farmi rendere al meglio non ha funzionato. Già alla Jumbo ci era voluto un po’ per capire come lavorare, ma alla UAE non ci sono stati frutti. Mi è pesato non essere mai al 100 per cento. Ero sempre motivato, ma se non sei al massimo le cose diventano frustranti, sia in sella che giù dalla bici“.

Il neozelandese aggiunge: “La mia visione e quella della squadra non hanno collimato e forse io non avevo il motore che la squadra voleva da me nel momento in cui avevano bisogno di me. In UAE ci sono corridori fortissimi, che sanno gestire tutto, le tante gare ravvicinate e i viaggi. Io ho del talento, ma probabilmente non ho quello che serve per gestire tutto quel che viene richiesto a quel livello. Ma non voglio incolpare la squadra: i compagni sono grandiosi e anche il personale lo è. Credo di aver imparato cosa non sono in grado di fare e quali sono i miei limiti. Non sono state due stagioni sprecate, semplicemente non ho reso come avrei voluto”

Bennett proverà a rilanciare la sua carriera con i colori della Israel-Premier Tech: “La ragione principale della scelta – ancora Bennett – sono le persone che sono coinvolte nella realtà. Come ds c’è Sam Bewley, che è uno dei miei più grandi amici. All’inizio non pensavo proprio a loro, ma quando la squadra si è fatta avanti, ci siamo seduti al tavolo e nel giro di una settimana era tutto fatto. Obiettivi? Provare a fare risultato. Ci saranno momenti in cui sarò a disposizione dei compagni, ma l’idea di fondo è gareggiare e vedere cosa succede, senza dover fare ‘treni’ in montagna“.

Guardando al passato, Bennett è uno dei pochi corridori ad essere stato compagno di squadra sia di Jonas Vingegaard e Tadej Pogačar. La domanda, quindi, è inevitabile: chi è più forte? “È una discussione che ho avuto più volte con alcuni amici – le considerazioni del neozelandese – Mettiamola così, Tadej è l’unico al mondo che può vincere il Giro delle Fiandre e il Tour de France. Però, la risposta alla domanda su chi sia più forte dei due dipende da cosa si intende per ‘più forte’. Al Tour probabilmente va meglio Vingegaard, ma per me resta speciale vedere uno come Pogačar, che fa sfracelli in ogni singola corsa che affronta, provando sempre a vincerla“.

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