Coronavirus, Sergio Higuita in isolamento al ritorno in Colombia: “Dobbiamo essere tutti responsabili”

Sergio Higuita torna Colombia, dopo aver concluso in modo brillante la Parigi-Nizza 2020. E come già successo al suo connazionale Nairo Quintana, lo scalatore della Ef Pro Cycling sarà messo in isolamento per via delle norme instaurate nel paese sudamericano per impedire la diffusione del Coronavirus. Higuita ha vissuto anche qualche momento di incertezza prima di poter prendere l’aereo che lo ha riportato a casa dall’Europa, soprattutto per via delle restrizioni messe all’ingresso in Colombia da parte del governo locale. Il 22enne di Medellin ha comunque portato a termine il viaggio senza problemi.

“È stata una piccola odissea – racconta proprio Higuita a Zikloland – Cercavo di rimanere informato sulla situazione al telefono e le notizie cambiavano ogni ora. Però era importante rispettare le norme e, soprattutto, rispettare la sicurezza di tutto il mondo”. Una volta a Medellin, il campione nazionale colombiano 2020 si sistemerà in un alloggio senza contatti con altre persone, inclusa la sua famiglia. Lì resterà per le prossime due settimane.

“Il governo ha preso alcune decisioni per il bene di tutti e noi atleti dobbiamo essere i primi a dare l’esempio. Chiaro che vorrei stare con i miei cari, ma il Coronavirus è un problema molto serio per la salute pubblica e a tutti tocca comportarsi nel modo giusto, dal primo all’ultimo”. Higuita rientra infatti nel provvedimento di quarantena che la Colombia impone a tutti i cittadini che rientrano da paesi come Spagna e Francia.

Proprio per la Spagna, e per la cittadina di Torrent in particolare, Higuita ha avuto un pensiero particolare. Lì, nei pressi di Valencia, infatti il corridore sudamericano vive durante i periodi di gara in Europa e lì si stanno vivendo giorni molto difficili, proprio a causa dell’epidemia di Covid-19 che è anche dilagata in una casa di riposo per anziani: “Invio il mio incoraggiamento a tutti gli abitanti che sono stati colpiti dal Coronavirus e che hanno perso i loro cari. Un abbraccio e tanta forza”.

 

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