Astana Qazaqstan, Miguel Angel Lopez deluso: “Mi hanno voltato le spalle”

Miguel Angel Lopez non nasconde l’amarezza nei confronti della Astana Qazaqstan. Licenziato in tronco dal team per il suo coinvolgimento in una inchiesta doping spagnola questo inverno, il colombiano non ha più trovato posto nel gruppo professionistico, che inevitabilmente ha avuto timore ad ingaggiarlo per quanto successo con la formazione kazaka (la quale ha fatto di sapere di aver preso la sua decisione in base a nuove carte processuali) finendo così per accasarsi al Team Medellin – EPM. Una squadra di primissimo piano in Sudamerica e nel suo paese, che tuttavia attualmente ha solo licenza continental e non gli permetterà di partecipare ai grandi eventi del calendario internazionale, con un programma europeo di conseguenza molto limitato.

Per la carriera del classe 1994, che da subito ha parlato di un anno di transizione, l’essere stato buttato fuori dalla porta di quella che considerava “casa” è stato chiaramente un colpo inevitabilmente molto duro. Anche considerando che solo lo scorso anno era tornato con grande entusiasmo nella squadra che lo aveva lanciato e nella quale aveva sempre corso in precedenza (ad esclusione di un anno complicato alla Movistar, alla quale era approdato quasi malvolentieri, solo per ragioni economiche legate alle difficoltà della formazione di Alexander Vinokourov).

“È una questione complessa e delicata che fa molti danni, spero che le cose possano essere chiarite presto visto che attualmente ho la licenza per gareggiare – ha commentato Lopez riguardo l’addio al team ai microfoni di Blog Deportivo – Mi hanno voltato le spalle, mi hanno cacciato e da quel giorno non ho più parlato con nessuno del team. Mi hanno detto che dovevo lasciare la squadra quando molte squadre erano ormai piene, quindi è stato molto complicato. Ho superato tutti i controlli e il mio passaporto biologico non ha alcun difetto ed è quello che conta. A questo punto io ho l’autorizzazione per gareggiare con qualsiasi squadra”

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