Astana, Miguel Angel Lopez incerto: “Mi piacerebbe essere al via del Tour, ma il Giro è speciale”

Miguel Angel Lopez si gode il riposo prima di iniziare a pensare al 2019. Tornato in patria per la pausa invernale, il corridore della Astana si trovava in questi giorni a Boyacá per presenziare ai Campionati Nazionali U23. Una buona occasione per riflettere sul lungo percorso che lo ha portato dai sogni alla realtà, per un percorso di costante crescita che quest’anno lo ha portato sul podio di Giro d’Italia e Vuelta a España. Una evoluzione che gli infortuni hanno solo scalfito e che ormai lo pone come una delle grandi promesse del ciclismo internazionale, pronto a fare il grande salto per cercare ora di giocarsi il successo di un grande giro. Anche per questo i dubbi in Astana sono se portarlo al Tour de France l’anno prossimo, oppure proporre un calendario simile per dargli la possibilità di crescere dove già si è espresso ad alti livelli.

Penso questo sia stato un anno eccezionale, il migliore della mia carriera sportiva – spiega – Non avrei mai pensato di poter fare due podi nello stesso anno. Pensavo solo fare le cose per bene, sapevo fosse difficile ma ci sono riuscito. Vedendo come Chris Froome vince mi chiedevo se fosse possibile per me. Ora che ho dimostrato di poter salire sul terzo gradino, capisco che è possibile. Ora devo continuare a lavorare duramente per scalare quel che mi manca”.

Mentre Jakob Fuglsang ha già fatto sapere di volerci riprovare alla Grande Boucle, il colombiano non si esprime pienamente, pur lasciando intendere che sarebbe a sua volta interessato alla corsa transalpina. “Mi piacerebbe essere al via del Tour, mi sembra molto adatto a me perché c’è molta altura – spiega – Non so cosa significa andarci, ma mi piacerebbe. Ma il Giro è speciale. Ho avuto l’opportunità di andarci quest’anno ed è incredibile, mi ha lasciato senza parole… Nel 2019 sarà una corsa molto dura”.

Più chiare invece le idee per quanto riguarda l’esordio, che vorrebbe fosse in patria, per il Tour Colombia (nuovo nome della Colombia Oro y Paz che nuovamente raccoglie grandi consensi). Anche se per il momento non c’è certezza della partecipazione, il corridore classe 1994 si mostra ottimista: “Penso che ci saremo. Con la squadra ne abbiamo già parlato l’anno prossimo e hanno visto che è stato un grande successo. Manca poco per la conferma definitiva, ma sicuramente ci saremo“.

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