Ag2r Citroën, Oliver Naesen felice dell’arrivo di Greg van Avermaet nel team: “Lo vedo come una cosa positiva, credo che porterà la nostra squadra al livello successivo”

Quella 2021 potrebbe essere una stagione importante per Oliver Naesen. Il belga della Ag2r Citroën è reduce da un paio di annate nel quale è riuscito ad ottenere ottimi piazzamenti nelle classiche del Nord (ma non solo, basti pensare al secondo posto alla Milano-Sanremo del 2019), ma è ancora alla ricerca di quel successo di prestigio in una Monumento, una di quelle vittorie che fanno svoltare la carriera di un corridore.  La formazione francese, con l’arrivo di uomini come Greg van Avermaet e Bob Jungels, si è parecchio rinforzata per questo tipo di corse, dunque c’è la possibilità concreta per Naesen e per i suoi compagni di squadra di ottenere risultati importanti a queste latitudini.

L’arrivo di Van Avermaet lo vedo solo come una cosa positiva, è un corridore di classe – ha dichiarato il 30enne – Lo si nota anche nell’atteggiamento della squadra. Gli allenatori, i meccanici, gli altri corridori lo trattano diversamente perché ha un palmares incredibile. Ciò non gli impedisce di essere un ragazzo semplice, ma la dice lunga sul suo status. Credo che porterà la nostra squadra al livello successivo. Sono convinto di poterne beneficiare“.

La presenza, nei finali di gara, di un corridore come il campione olimpico potrebbe permettere a Naesen di fare gioco di squadra per ottenere, per lui o per il team, un successo importante: “A volte mi è capitato di essere nel finale di una gara, di guardarmi intorno, di vedere due corridori di altre squadre ovunque, a volte anche tre o quattro. Dalla mia squadra, c’ero solo io. In queste condizioni diventa difficile vincere. Siamo più forti con Greg e Stan (Dewulf, ndr). Il manager mi ha chiesto se volevo che Greg facesse parte della squadra e ho subito pensato che fosse una buona idea. Più forte è la squadra, maggiori sono le possibilità di successo“.

Anche se negli anni sono aumentati gli avversari in questo tipo di corse, il belga rimane fiducioso: “L’obiettivo principale resta quello di vincere una classica e non è diventato più facile nel corso degli anni con l’arrivo di Wout Van Aert e Mathieu van der Poel, solo per citarne alcuni. Ma devo fare affidamento sulle mie capacità e se i pezzi del puzzle si incastrano, forse potrei anche esultare”.

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