Vuelta a España 2023, il direttore Javier Guillén: “Un percorso che punta al cielo, vogliamo spettacolo dall’inizio alla fine””

La Vuelta a España 2023 ha visto svelato il suo percorso. Gli organizzatori non hanno lesinato sulle salite e, soprattutto, sui finali con le strade che punteranno decisamente all’insù: saranno infatti ben 10 gli arrivi in salita previsti lungo le tre settimane di corsa. Il Grande giro spagnolo avrà inizio il 26 agosto da Barcellona e si chiuderà a Madrid il 17 settembre, toccando molti angoli della Penisola iberica e sconfinando anche in due occasioni, fra Francia e Andorra.

Il direttore di corsa, Javier Guillén, ha presentato così la sua “creazione”: “È un percorso molto duro e molto completo – le parole del dirigente spagnolo raccolte da Ciclismo a Fondo –  Inizia e finisce in due grandi città e ha tanti punti di interesse, con 10 arrivi in salita. Continuerà inoltre a unire tradizione e innovazione e sarà molto internazionale”.

Guillén si è poi soffermato sulla partenza da Barcellona: “Partire da lì è un sogno. Barcellona è una delle più belle città al mondo, è sempre stata legata allo sport e poggia ancora sui pilastri costruiti per le Olimpiadi del 1992. Per noi è la partenza più importante degli anni recenti”.

Tornando al percorso, il direttore della Vuelta si è espresso così: “Ci sono attrattive dall’inizio alla fine. Già nella prima settimana ci saranno tappe di montagna; poi ci sarà la cronometro di Valladolid e gli arrivi in salita della seconda settimana, con il Tourmalet. Vedo tante giornate chiave, con un occhio particolare alla ‘classica’ sulla Sierra de Guadarrama, con 10 Gran premi della Montagna. È una Vuelta che punta al cielo, adatta agli scalatori, ma penso ci potranno essere opportunità per tutti. È un’edizione con il suo marchio unico, in cui proveremo a offrire spettacolo dal primo all’ultimo giorno”.

Sui possibili partecipanti, Guillén commenta: “Dobbiamo essere ottimisti, considerato anche il livello che abbiamo avuto negli anni recenti. Speriamo che vengano tutti i migliori, ma in ogni caso, chiunque venga, potrà solo beneficiarne. Ne varrà la pena. Juan Ayuso e Carlos Rodriguez? La loro presenza sarebbe molto importante. Il ciclismo spagnolo e i tifosi hanno bisogno di corridori che lottino per la vittoria finale di un Grande giro”.

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