Vuelta a España 2023, in casa Jumbo non è stato tutto rose e fiori: “Dopo l’Angliru abbiamo fatto una riunione, 7 corridori su 8 erano d’accordo perché vincesse Kuss, Roglič si è adattato”

La Vuelta a España 2023 passerà alla storia per il dominio messo in atto dalla Jumbo-Visma. La squadra neerlandese ha monopolizzato il podio finale, nell’arco delle tre settimane ha avuto ben pochi grattacapo provenienti dalle rivali e alla fine ha sostanzialmente scelto quale dei suoi corridori, nella fattispecie Sepp Kuss, dovesse vincere la corsa. Fra le stelle della Jumbo-Visma, che aveva in gara anche Jonas Vingegaard e Primož Roglič, si sono sprecati sorrisi e abbracci, ma le cose non sono state costantemente facili nell’arco della Vuelta.

“Nella tappa dell’Angliru non c’è stato il giusto lavoro di squadra – racconta il direttore sportivo della Jumbo-Visma, Merijn Zeeman, a Met Open Vizier – Eravamo rimasti in testa alla corsa con i nostri capitani (appunto Kuss, Vingegaard e Roglič), ma da lì in poi le cose non sono andate come avrebbero dovuto. Sepp non è più riuscito a tenere il passo degli altri due, che sono andati via, ma in quel momento avrebbero dovuto restare tutti insieme“.

Zeeman precisa: “Attaccare per far lavorare le altre squadre è una cosa, attaccarsi a vicenda è un’altra. Ma va anche detto che su quella salita ci sono punti al 20% di pendenza e vai su con la frequenza cardiaca a 200, non puoi sempre aspettarti che i corridori siano lucidi nel pensiero”.

Kuss quel giorno riuscì comunque a tenere la Maglia Rossa, che non è stata poi più in discussione fino a Madrid: “Per noi il ciclismo non è uno sport individuale, ma è uno sport di squadra – ancora Zeeman – È una filosofia che portiamo avanti dal 2016 ed è ciò di cui è composta la nostra squadra. Così, quella stessa sera ho messo tutti i corridori intorno a un tavolo e ho chiesto loro di parlare della situazione”.

“Cosa facciamo adesso? Cosa vogliamo essere? – gli interrogativi che il ds neerlandese pose ai suoi corridori nel frangente – In quel momento sette corridori su otto hanno subìto concordato sul fatto che la classifica dovesse rimanere così com’era in quel momento. Uno, Roglič, ha avuto più difficoltà ad accettare la cosa, ma alla fine si è adattato, anche perché gli altri compagni erano fortemente convinti del fatto che dovesse vincere Kuss. Alla fine Primož ha detto a Sepp: ‘Va bene, puoi contare su di me‘”.

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