Vuelta a Andalucia 2023, Enric Mas ci prova ma Tadej Pogacar fa tris! Terzo Lorenzo Rota

Terza vittoria di tappa per Tadej Pogacar alla Vuelta a Andalucia 2023. Dopo aver già conquistato le prime due frazioni, il fenomeno sloveno si è imposto anche nella quarta giornata della corsa spagnola, finora letteralmente dominata dal 24enne e dalla sua squadra, la UAE Team Emirates, che con il successo di ieri di Tim Wellens è andata a segno in tutte e quattro le tappe. Quest’oggi, sul traguardo di Iznájar, Pogacar è stato in grado di anticipare di 3″ Enric Mas (Movistar), che aveva provato a fare la differenza sul duro strappo finale di 600 metri. Il podio viene completato da Lorenzo Rota (Intermarché-Circus-Wanty), a sua volta in grado di staccare Mikel Landa (Bahrain Victorious) negli ultimi metri, mentre chiude al nono posto Damiano Caruso (Bahrain Victorious), che rimane il miglior azzurro in una classifica generale comandata sempre da Pogacar.

Il video dell’arrivo

Il racconto della corsa

Sono 109 i corridori che si mettono in strada per questa penultima tappa della Vuelta a Andalucia: all’appello, infatti, mancano Corbin Strong (Israel-Premier Tech) e Ibai Azurmendi (Euskaltel-Euskadi). Subito dopo il chilometro zero, cominciano gli scatti, con Matej Mohoric (Bahrain Victorious) che prova a guadagnare un po’ di terreno, senza riuscire però a fare la differenza. L’azione successiva è quella di Pierre Latour (TotalEnergies) che rimane da solo al comando per tutti e sei i chilometri del GPM di Algamitas, posto subito in partenza. Il transalpino scollina con dieci secondi di vantaggio nei confronti del gruppo, ma nei chilometri successivi il francese viene ripreso. Subito provano ad avvantaggiarsi Mohoric, Edoardo Zambanini (Bahrain Victorious), Chris Juul-Jensen, Matteo Sobrero (Team Jayco-AlUla), Niccolò Bonifazio e Laurenz Rex (Intermarché-Cirucs-Wanty), ma anche questo tentativo non ha miglior fortuna.

Dopo aver cercato di recuperare un po’ all’interno del gruppo, Mohoric si lancia in un nuovo attacco, assieme a Luis Leon Sanchez (Astana Qazaqstan), Omar Fraile (Ineos Grenadiers), Nelson Oliveira (Movistar), Samuel Gaze (Alpecin-Deceuninck), Dion Smith (Intermarché-Circus-Wanty), Hugo Houle (Israel-Premier Tech), Gotzon Martin (Euskaltel-Euskadi), Dries Van Gestel e Alan Joussaume (TotalEnergies), ma il plotone ancora una volta non concede spazio. Non c’è però un’attimo di tregua, con un nuovo tentativo di attacco che coinvolge una ventina di corridori, tra i quali anche Tim Wellens (UAE Team Emirates), Jack Haig (Bahrain Victorious), Andreas Kron (Lotto-Dstny) e ancora Sobrero. La UAE Team Emirates, tuttavia, non esita ad andare a chiudere anche su questo nuovo attacco.

La corsa procede così tra scatti e controscatti, fino a che non si forma una nuova fuga comprendente Pavel Sivakov (Ineos Grenadiers), Jefferson Cepeda (Caja Rural-Seguros RGA), Ruben Guerreiro, Gonzalo Serrano (Movistar), Pascal Eenkhoorn (Lotto-Dstny), Edvald Boasson Hagen (TotalEnergies) e tre corridori già all’attacco in precedenza, Sobrero, Zambanini e Smith. Finalmente il gruppo decide di rialzarsi e questi nove uomini possono iniziare a guadagnare un po’ di terreno, con il gap che ben presto si stabilizza attorno ai due minuti. L’accordo tra i battistrada, però, dura poco: sulla seconda salita di giornata la fuga si rompe in due, con Boasson Hagen, Cepeda, Sivakov, Guerreiro, Eenkhorn e Sobrero che rimangono davanti, mentre il plotone viene cronometrato a tre minuti. Al momento dell’ingresso negli ultimi 50 chilometri di corsa, tuttavia, è la Bahrain Victorious ad iniziare a lavorare in testa al gruppo per cercare di indurire la corsa, con il risultato di portare sotto i tre minuti il vantaggio dei fuggitivi, che si dimezza ulteriormente dopo altri 15 chilometri.

All’imbocco della penultima salita di giornata, il vantaggio degli attaccanti è oramai sceso sotto i sessanta secondi. A quel punto, Sivakov decide di allungare in testa alla corsa, con il solo Cepeda che prova a tenere la ruota del francese, senza però riuscirci. Nel frattempo, in testa al gruppo si è portato a tirare Rafal Majka (UAE Team Emirates), forzando decisamente l’andatura. Cepeda, comunque, decide di continuare a salire del suo passo, riuscendo dopo qualche chilometro a riportarsi sotto. La corsa, però, si infiamma anche in gruppo quando Enric Mas (Movistar) prova a lanciarsi all’attacco, ma la squadra del leader è pronta ad andare subito a chiudere. In vista dell’ultima salita di giornata, Sivakov accelera di nuovo rimanendo ancora una volta da solo al comando, ma il plotone oramai è ad una trentina di secondi.

In testa al gruppo, però, il ritmo della UAE Team Emirates non è più così intenso e il transalpino torna a guadagnare qualche secondo. Ben presto, tuttavia, la sua pedalata appare più appesantita, con il gruppo che è sempre più vicino. A quel punto, Haig prova ad andare all’attacco, ma questo non fa altro che invogliare Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) ad uscire dal gruppo. Un problema al cambio finisce però per rallentare lo sloveno, con gli avversari che riescono quindi a rientrare su di lui; dopo poche centinaia di metri, Haig ci riprova, ma è con il terzo scatto che l’australiano riesce a prendere un po’ di margine. Pogacar, tuttavia, non rimane troppo a ruota, e con un’accelerazione bruciante rimonta tutto il gruppo e salta Haig, con il solo Enric Mas in grado di tenere il suo ritmo: i due si riportano così da soli su Sivakov, che fatica a tenere la ruota dei due uomini di classifica e si stacca poco prima del GPM, venendo ripreso da un gruppetto di una quindicina di uomini.

In discesa, i due battistrada non forzano particolarmente, cosa che permette al drappello inseguitore di riportarsi su di loro proprio in fondo, a tre chilometri dalla conclusione, dove si verifica una caduta senza conseguenze da parte di Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers). Con la strada che riprende a salire, Mas allunga nuovamente, sempre seguito da Pogacar; su di loro si riportano Mikel Landa (Bahrain Victorious), Andreas Kron (Lotto-Dstny) e Lorenzo Rota (Intermarché-Circus-Wanty), ed è questo quintetto a presentarsi ai piedi dello strappo finale di 600 metri. Ad allungare è ancora una volta Mas, e ancora una volta l’unico a riuscire a rispondere allo spagnolo è Pogacar, che non lascia neanche le briciole agli avversari e rilancia a circa 100 metri dall’arrivo, andando così a prendersi un’altra vittoria di tappa.

Risultato Tappa 4 Vuelta a Andalucia 2023

Classifica Generale Vuelta a Andalucia 2023

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