Favoriti Freccia Vallone 2019: chi può spodestare Julian Alaphilippe?

La Freccia Vallone 2019 si pone anche quest’anno come evento di passaggio tra l’Amstel Gold Race e la Liegi – Bastogne – Liegi. La classica belga, in programma domani 24 aprile 2019, mette sul piatto ancora una volta il suo passaggio più celebre, quello dal Muro di Huy. I corridori affronteranno questa difficoltà, 1300 metri con una pendenza media del 9,6% con alcuni tratti anche al 20% , per tre volte, l’ultima delle quali varrà come traguardo. Sicuramente non mancherà lo spettacolo, soprattutto nelle ultime battute, che probabilmente decideranno chi sarà il vincitore. L’anno scorso, l’astro emergente Julian Alaphilippe riuscì a interrompere il dominio di Alejandro Valverde, che durava dal 2014, lasciandosi alle spalle lo stesso murciano e il belga Jelle Vanendert.

Favoriti Freccia Vallone 2019

Campione uscente, Julian Alaphilippe è il massimo indiziato per la sua stessa successione. Il francese ha dimostrato in questo inizio di stagione di essere ulteriormente cresciuto rispetto a dodici mesi fa, quando riuscì a spodestare il vincitore delle precedenti quattro edizioni con uno scatto perentorio. Quando il corridore più forte guida la squadra probabilmente più forte in una corsa il cui scenario è sostanzialmente già scritto come il finale sul Muro di Huy ha più volte ribadito, sembra davvero improbabile uscire da un canovaccio che appare dunque già scritto. Domani si correrà dunque sostanzialmente tutti contro il transalpino, che dovrà mostrare di avere le spalle forti e i nervi saldi per tenere il colpo.

Primo rivale è il re decaduto, quell’Alejandro Valverde che in maglia iridata insegue un sesto successo per ritoccare un record che detiene già dal 2016. Il capitano della Movistar viene da un prestazione non proprio brillante alla Amstel Gold Race, contrariamente al rivale che ha gettato al vento l’occasione con un tatticismo esagerato nel finale, ma la corsa della birra non gli ha mai sorriso in carriera (tanto che non l’ha quasi incredibilmente mai vinta), quindi meglio non darlo per battuto prima del tempo.

Di outsider ce ne sono moltissimi. Michal Kwiatkowski (Team Sky) non ha il cambio di ritmo dei due corridori già citati, ma quando si parla di Ardenne il polacco difficilmente vuole fare la comparsa. Del Trittico delle Ardenne è la corsa in cui ha sempre fatto più fatica, con un terzo posto nel 2014 come miglior risultato. Con lui ci sarà Wout Poels, quarto nel 2016, che però non sembra essere ancora al top della forma. Ci sarà poi Adam Yates (Mitchelton-Scott), che per la prima volta in carriera arriva nelle Ardenne con velleità di fare risultato. Il suo inizio di stagione è stato esaltante e un arrivo esplosivo come quello di Huy potrebbe fare al caso suo. Un britannico non ha mai vinto questa corsa e chissà che il gemello d’arte non voglia essere il primo ad iscrivere il suo nome nell’Albo d’oro. Sicuramente più esperto è Daniel Martin (UAE-Emirates), secondo nel 2014 e nel 2017, terzo nel 2016, che ha tanta voglia di portare un risultato prestigioso nella bacheca della squadra emiratina. L’irlandese ha sempre trovato qualcuno più forte di lui nella rincorsa alla Freccia Vallone e sarà interessante vedere se ha studiato una strategia per puntare al bersaglio grosso.

Saranno diverse le squadre che avranno più carte da giocarsi. Tra queste la Lotto Soudal che, verosimilmente, dovrebbe puntare su Tim Wellens, il cui passaggio a vuoto domenica scorsa potrebbe però indurre la squadra a dare un’altra chance al Bjorg Lambrecht, sesto all’Amstel, oppure al difficilmente inquadrabile Jelle Vanendert, che lo scorso anno chiuse terzo. Uno come Wellens potrebbe anche provare ad anticipare tutti sulla Côte de Cherave, con la speranza di imboccare il muro finale con qualche secondo di vantaggio sul gruppo. Più opzioni le ha anche la Dimension Data, grande delusa dopo l’Amstel. Il corridore più in palla sembra essere Roman Kreuziger, che tuttavia dovrà fare un mezzo miracolo per competere con gli scattisti, visto che il cambio di ritmo non è una delle sue qualità principali. Enrico Gasparotto non ha mai amato particolarmente questa corsa, mentre Michael Valgren pare essere ben lontano dalla condizione dell’anno passato.

La mina vagante della corsa potrebbe essere rappresentata dalla Bora-hansgrohe, che ha in Maximilian Schachmann una bella carta su cui puntare. Il tedesco sta attraversano un momento di forma invidiabile e le sue caratteristiche lo rendono perfetto per le classiche delle Ardenne. Dopo l’ottima prestazione all’Amstel, con un po’ di acume tattico in più potrebbe puntare ad un risultato ancora più prestigioso. Patrick Konrad e Davide Formolo, inoltre, sono pronti a scombussolare i piani delle squadre dei favoriti, provando magari a partire dalla media distanza. Capitolo a parte lo meriterebbe Peter Sagan, che sta vivendo probabilmente la stagione più complicata da quando è passato professionista e che sarà al via nonostante il percorso sia lontano dall’essere ideale per lui. Lo slovacco vuole comunque a provare ad essere della partita, se non per andare a caccia di un risultato quantomeno per capire cosa gli sta impedendo di essere al meglio. Non bisogna poi dimenticare Jakob Fuglsang (Astana), a sua volta in grande spolvero, che tuttavia come caratteristiche non si adatta alla perfezione al Muro di Huy. Conoscendolo, il danese non si tirerà indietro, facendo un ulteriore test delle sue gambe in vista della Liegi di domenica. I kazaki avrebbero anche la freccia Alexey Lutsenko da lanciare, anche se la sua condizione fisica è un’incognita, visto che domenica scorsa la sfortuna lo ha tagliato fuori nel momento clou della corsa.

Michael Matthews (Sunweb) ha dimostrato lo scorso anno di poter essere protagonista sulle pendenze di Huy, chiudendo quinto. Molto più che un velocista, l’australiano potrebbe essere l’uomo giusto per chi ama le scommesse. Da questo punto di vista stuzzica anche il nome di Romain Bardet (Ag2r La Mondiale), che non è solito partecipare alle corse senza provare a lasciare il segno. Rimanendo in Francia occhio anche a Valentin Madouas, David Gaudu (Groupama-FDJ) e Guillaume Martin (Wanty-Gobert). La EF Education First vuole continuare a sorprendere e si affiderà al momento magico di Simon Clarke, secondo all’Amstel, e Michael Woods, che domenica scorsa si è spento alla distanza. La Bahrain-Merida si affiderà a Dylan Teuns, che non ha ancora dato sfoggio delle sue reali abilità da quando si è accasato alla squadra araba, ma anche Domenico Pozzovivo potrebbe reclamare spazio, visto che le pendenze di Huy sono adatte ad un corridore leggero come lui.

Sarà poi doveroso fare attenzione a coloro che nelle gerarchie di squadra partiranno come seconde linee, come Alberto Rui Costa, Sergio Henao, Diego Ulissi e Tadej Pogacar (UAE-Emirates), Enric Mas (Deceuninck-Quick-Step), Daniel Martinez (EF Education First) e Luis Leon Sanchez (Astana). Altri possibili protagonisti sono Bauke Mollema, Toms Skujins (Trek-Segafredo), Jesus Herrada (Cofidis), Robert Gesink (Jumbo-Visma), Brandon McNulty (Rally-UHC), Ben Hermans (Israel Cycling Academy) e Alessandro De Marchi (CCC Team).

Borsino dei Favoriti Freccia Vallone 2019

***** Julian Alaphilippe
**** Alejandro Valverde, Adam Yates
*** Jakob Fuglsang, Daniel Martin, Maximilian Schachmann
** Michal Kwiatkowski, Jelle Vanendert, Tim Wellens, Michael Woods
* David Gaudu, Alexey Lutsenko, Michael Matthews, Peter Sagan, Dylan Teuns

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