Imola 2020, il c.t. belga Verbrugghe: “Percorso più per puncheur che per scalatori. Per noi è meglio”

Il nuovo mondiale 2020 sembra accontentare il Belgio. La scelta di Imola 2020 come sede e il nuovo percorso, che va a sostituire quello durissimo di Aigle-Martigny, porteranno ovviamente delle modifiche nel lotto dei favoriti. Per quanto l’organizzazione abbia provato a garantire un’altimetria simile a quella prevista in Svizzera, le salite della prova iridata italiana sono più brevi, per quanto comprendenti comunque delle pendenze davvero arcigne. Insomma, una gara adatta a chi tiene bene in salita, ma non necessariamente agli scalatori. E il Belgio, che dovrà fare a meno di Remco Evenepoel dopo il terribile infortunio subito a seguito della caduta lungo la discesa di Sormano al Lombardia, rivede alzarsi le proprie quotazioni per il successo finale.

“Non cambierò le grandi linee dei miei piani, magari li dovrò un po’ adattare in funzione del percorso” ha dichiarato Rik Verbrugghe, selezionatore della nazionale belga, in un’intervista a Rtbf: “Andrò a visionare il percorso, ma penso sarà un po’ meno duro di quello di Martigny. E penso che per noi sarà meglio, soprattutto dopo aver perso quello che sarebbe stato il nostro leader, Remco Evenepoel“.

Il c.t. belga ha poi proseguito con le sue considerazioni, facendo anche qualche nome tra i suoi corridori: “È un percorso più per i puncheur che per gli scalatori. Per questo corridori come Greg Van Avermaet o Wout Van Aert possono entrare nel lotto dei favoriti, soprattutto vista la loro condizione al Tour. Non bisogna dimenticare Dylan Teuns. Ho parlato anche con Tim Wellens al telefono. Ha ripreso ad allenarsi e spero che potrà essere pronto. Non avremo un leader come avrebbe potuto essere Remco, ma avremo una bella squadra con più corridori capaci di imporsi e fare un bel risultato a Imola“.

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