Tour de France 2021, il DS Rik Verbrugghe: “La presenza di Chris Froome non è scontata”

Chris Froome potrebbe non essere al via del Tour de France 2021. Apparso ancora lontanissimo dalla sua forma migliore malgrado i numerosi allenamenti e la grande preparazione che il corridore della Israel Start-Up Nation, il Keniano Bianco continua ad arrancare al Giro del Delfinato e anche in squadra cominciano ad avere dubbi riguardo l’utilità della sua convocazione. Ad esprimere i suoi dubbi in questi giorni è il direttore sportivo Rik Verbrugghe, che già dalla settimana scorsa, quindi prima dell’inizio della corsa francese, aveva fatto sapere a La Derniere Heure che “la presenza di Froome al Tour non è scontata”.

L’ex commissario tecnico della nazionale belga ha poi approfondito il suo commento dando qualche dettaglio in più: “È un grande campione per il quale ho molto rispetto, ma la sua partecipazione al Tour de France non è in alcun modo assicurata. Mi aspetto che durante il Delfinato arrivi qualche risposta.  Ha avuto una progressione costante sin dall’inizio della stagione, ma mi piacerebbe che i suoi miglioramenti siano più evidenti”.

Sinora il 36enne britannico non ha assolutamente brillato in queste prime tappe, con la mesta cronometro vissuta ieri che ha confermato le sue difficoltà. Nei giorni scorsi ci abbiamo parlato più volte e ha sempre confermato di avere sensazioni in crescita e di voler a sua volta vedere che i risultati della sua intensa preparazione possano dare finalmente i frutti sperati. È tuttavia evidente che a ormai due anni da quel terribile incidente proprio sulle strade del Delfinato, il Chris Froome che tutti conoscevamo è ancora un ricordo.

A caccia di un quinto trionfo sui Campi Elisi, il nativo di Nairobi ha grandi motivazioni e convinzione per riuscire nel suo obiettivo. Una missione molto difficile, che francamente appare impossibile considerando che la Grande Boucle inizia fra ormai tre settimane. Almeno per quest’anno il sogno in giallo sembra una chimera e bisogna dunque probabilmente valutare se la presenza in Bretagna per il Grand Départ non possa essere controproducente, anche per le sue ambizioni future.

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