Imola 2020, Michal Kwiatkowski: “Pensavo a come vincere, non a come arrivare secondo o terzo. Mi sono mancati 20 centimetri per prendere una medaglia”

Medaglia soltanto sfiorata per Michal Kwiatkowski a Imola 2020. Il polacco ha dimostrato una volta di più di essere in gran condizione, sollecitando l’andatura sulla salita finale e rimanendo con i migliori. Una volta partito Julian Alaphilippe (Francia), non ha però avuto le gambe per seguirlo, dovendosi accontentare di sprintare con gli inseguitori per un piazzamento sul podio. Obiettivo mancato soltanto per questione di centimetri, quelli che non gli hanno permesso di sopravanzare Marc Hirschi negli ultimi metri, in un arrivo al fotofinish. Il campione del mondo a Ponferrada 2014 ha quindi soltanto accarezzato l’idea della sua seconda medaglia iridata in carriera, chiudendo però in quarta posizione.

Oggi ho fatto del mio meglio – ha dichiarato il corridore della Ineos-Grenadiers ai nostri microfoni appena terminata la corsa – alla fine la maglia arcobaleno era alla portata, quindi speravo davvero che potessimo prendere Julian prima dell’arrivo. Ma non ci siamo riusciti, è stato il migliore sull’ultima salita. Avevo buone sensazioni, ma alla fine ho pensato che riprendere Alaphilippe avrebbe presentato il proprio conto allo sprint. Pensavo a come vincere, non a come arrivare secondo o terzo. Alla fine ho concluso quarto, ma non ho rimpianti. Ero vicino a prendere una medaglia“.

Michal Kwiatkowski ha poi parlato della volata finale: “Proverò a restare motivato il più possibile. Ci sono ancora altre corse importanti da qui a fine stagione, sarò ancora molto motivato. Oggi non sono riuscito a salire sul podio, ma sono molto grato ai miei compagni di squadra polacchi, hanno fatto quello che potevano. Sono stato molto contento di come abbiamo corso, non vedo l’ora delle prossime corse. Quando Van Aert ha lanciato il suo sprint pensavo che sarebbe stato molto più facile battere in volata almeno Hirschi essendo alla sua ruota, ma è stato molto forte. Mi sono mancati 20 centimetri, è stato più forte di me”.

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