Giro d’Italia 2023, Simon Yates non ci sarà: “È tempo di cambiare obiettivi”; la BikeExchange punta su Dunbar

Sarà un 2023 “nuovo” per Simon Yates. Il britannico, capitano del Team BikeExchange-Jayco potrebbe rivoluzionare la sua agenda agonistica, rispetto a quanto fatto negli anni precedenti. Yates ha infatti affrontato il Giro d’Italia, sempre con ambizioni, ininterrottamente dal 2018 al 2022, ottenendo, come miglior risultato, il terzo posto del 2021. Oltre a questo, il britannico, ha portato a casa 6 vittorie di tappa, ma anche diverse delusioni.

In casa BikeExchange si pensa quindi a un programma diverso: “Per cinque stagioni ha preparato il Giro – le parole del direttore sportivo Matt White raccolte da VeloNews – Ora però Simon sta pensando a un cambiamento. In Italia ha conosciuto successi ed amarezze, ma, da corridore, ha anche il desiderio di guardare ad altri obiettivi. Non abbiamo ancora deciso nulla, comunque; guarderemo il percorso del Tour de France 2023 e poi decideremo, insieme a tutte le persone coinvolte, cosa sarà meglio per Yates e per la squadra”.

Senza Yates, che BikeExchange vedremo al Giro d’Italia 2023? “Ci sono dei ragazzi nuovi nella squadra e, da quello che possiamo vedere, il prossimo Giro avrà tante occasioni per cacciatori di tappe. Quindi dovremo capire che tipo di formazione allestire, se pensare alla generale e con chi. Eddie Dunbar, per fare un esempio, è venuto da noi per avere più opportunità rispetto al passato. Lui probabilmente sarebbe felice di andare alla Corsa rosa. Potremmo portare anche Michael Matthews, perché ci sono tante tappe per lui: però, con lui, bisogna sempre gestire bene la situazione, in caso lui voglia fare anche il Tour de France, magari altre corse importanti in primavera. E c’è da considerare anche il Mondiale, che nel 2023 sarà anticipato rispetto al passato”.

Restando al Giro d’Italia 2023, White parla di una “poco probabile presenza di Dylan Gronewegen, visto che ci sono pochi arrivi per velocisti. Guardando agli altri, mi gioco la casa che Remco Evenepoel sarà al via. E non sarei sorpreso di vederci anche Primoz Roglič: lui è ambizioso, ma credo che i suoi giorni da capitano alla Jumbo-Visma siano finiti e penso che preferirà focalizzarsi su Giro o Vuelta, rispetto all’andare da Tour a fare da gregario. Il percorso della corsa italiana, peraltro, gli si addice”.

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