Presentazione Percorso e Favoriti Tour of the Alps 2021

Tutto pronto per il Tour of the Alps 2021. La breve corsa a tappe interregionale, in programma dal 19 al 23 aprile, riproporrà il percorso che era previsto per l’edizione dello scorso anno, poi cancellata a causa della pandemia di coronavirus. L’ex Giro del Trentino, che ha assunto il suo nuovo nome nel 2017 allargandosi al progetto che ha coinvolto anche l’Austria, si conferma come uno degli appuntamenti più importanti in preparazione al Giro d’Italia. Vista la conformazione del territorio si preannuncia anche quest’anno una corsa spettacolare grazie anche a un parterre di alto livello, con molti big che poi si sfideranno il mese prossimo per la conquista della Corsa Rosa.

Albo d’oro recente Tour of the Alps / Giro del Trentino

2020 Non disputato a causa della pandemia di Covid-19
2019 SIVAKOV Pavel
2018 PINOT Thibaut
2017 THOMAS Geraint
2016 LANDA Mikel
2015 PORTE Richie
2014 EVANS Cadel
2013 NIBALI Vincenzo
2012 POZZOVIVO Domenico
2011 SCARPONI Michele

Percorso Tour of the Alps 2021

La corsa prenderà il via dalla Piazza del Duomo di Bressanone con una frazione che, pur non presentando salite estremamente impegnative, offrirà subito l’occasione per movimentare un po’ la giornata. Dopo il traguardo volante posto a Vipiteno, il gruppo affronterà il Passo del Brennero, primo GPM della corsa classificato di seconda categoria, dopo 52 chilometri. Una volta valicato il confine di Stato con l’Austria, i corridori giungeranno alle porte di Innsbruck, dove verrà affrontato un circuito da ripetere due volte caratterizzato dalla salita di Axams (la stessa della cronometro a squadre dei Mondiali di Innsbruck 2018). Dalla cima dell’ultimo scollinamento mancheranno 18 chilometri al traguardo.

Il secondo giorno dovrebbe cominciare a delineare la classifica generale con una tappa piuttosto breve, di soli 121,5 chilometri, ma che presenterà 2500 metri di dislivello tutti concentrati negli ultimi settanta chilometri. I primi 50 chilometri circa dopo la partenza da Innsbruck saranno in leggera ascesa prima di cominciare a salire decisamente verso la vetta del Piller Sattel, primo GPM di giornata. Ma il momento clou della giornata sarà la seconda ascesa del Piller Sattel, affrontata questa volta dal versante più impegnativo. Dalla cima mancheranno solamente 21 chilometri al traguardo di Feichten, in vista del quale, però, i corridori dovranno affrontare pendenze fino al 12% nel tratto compreso tra i meno sei e i meno tre.

Si presenta più semplice il terzo giorno che prenderà il via con breve circuito all’interno di Imst che introduce alla salita del Piller Sattel, già affrontata il giorno precedente. Da qui, dopo una rapida discesa, si ricomincerà a salire verso il GPM di seconda categoria del Passo Resia, posto poco dopo il confine di Stato. Il gruppo, dopo essere transitato dalla Val Venosta, si dirigerà verso l’ultimo GPM di giornata, quello di Tarres, una salita breve ma impegnativa classificata di terza categoria, dalla quale mancheranno 18 chilometri al traguardo di Naturno e che potrebbe rappresentare il terreno ideale per un attacco solitario.

Da Naturno si ripartirà il giorno successivo per quella che sarà la tappa più lunga, con i suoi 168,6 chilometri, ed anche quella con il dislivello complessivo maggiore, che potrà ridisegnare, ancora una volta la classifica generale. I corridori cominceranno subito in salita col primo GPM di giornata di Passo Castrin che con i suoi 1706 metri sarà il punto più alto di questa edizione del Tour of the Alps. La lunga discesa successiva porterà il gruppo in direzione Dimaro, da dove si risalirà verso Passo Campo Carlo Magno, una salita di quasi 14 km per 1000 metri di dislivello. Un tratto di impegnativi saliscendi introdurrà all’ultimo GPM di giornata, la salita verso Boniprati, posta a soli 7 chilometri dal traguardo di Pieve di Bono. Bisognerà fare grande attenzione nella discesa finale, che si concluderà a 500 metri dall’arrivo e che sarà molto tecnica, con tante curve su strade strette.

Infine, i 120,9 chilometri conclusivi di questa edizione del Tour of the Alps da Valle del Chiese a Riva del Garda, non lasceranno ai corridori un attimo di respiro. Il primo GPM sarà quello di Passo Duron (6,4 km al 7,9%), a cui seguirà il Valico del Ballino, da cui i corridori raggiungeranno per la prima volta il traguardo di Riva del Garda. Da quel punto i corridori cominceranno un circuito, da ripetere due volte, caratterizzato dalla salita verso il Lago di Tenno (8,5 km al 6%). L’ultimo scollinamento, posto a 12 chilometri dalla conclusione, potrà essere decisivo anche per assegnare la vittoria finale della corsa.

Tappe Tour of the Alps 2021

Tappa 1 (19/4): Bressanone – Innsbruck (140,6 km)
Tappa 2 (20/4): Innsbruck – Feichten im Kaunertal (121,5 km)
Tappa 3 (21/4): Imst – Naturno (162 km)
Tappa 4 (22/4): Naturno – Valle del Chiese/Pieve di Bono (168,6 km)
Tappa 5 (23/4): Valle del Chiese/Idroland – Riva del Garda (120,9 km)

Favoriti Tour of the Alps 2021

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Come praticamente sempre accaduto al Giro del Trentino/Tour of the Alps, saranno inevitabilmente i più forti scalatori a giocarsi il successo finale, viste le tante salite in programma. Tra i tanti big al via, il favorito principale può essere individuato in Simon Yates (Team BikeExchange), che quando la strada sale è quasi sempre tra i migliori, sebbene in questo inizio di 2021 lo si sia visto brillare solamente a Prati di Tivo, dove si concludeva la quarta tappa della Tirreno-Adriatico. Il 28enne, che sulle strade italiane è spesso stato protagonista, sarà al via per affinare la condizione in vista del Giro d’Italia (come molti altri), ma ciò non dovrebbe impedirgli di lottare per la classifica generale, potendo contare anche sul supporto di tre uomini come Mikel Nieve, Tanel Kangert e il giovane Kevin Colleoni.

Uno dei rivali principali del britannico potrebbe essere il connazionale Hugh Carthy (EF Education-Nippo), visto di recente al Giro dei Paesi Baschi, dove è parso in crescita e dove ha anche provato ad attaccare da lontano nell’ultima difficile tappa. E proprio le sue caratteristiche di attaccante, unite alle doti in salita mostrate nell’ultimo anno, potrebbero favorirlo in una corsa che si preannuncia, come spesso accade, piuttosto combattuta. A differenza del 26enne, in azione con buoni risultati anche alla Volta a Catalunya, Aleksandr Vlasov (Astana-Premier Tech) manca invece alle corse da più di un mese, dalla Parigi-Nizza chiusa in seconda posizione alle spalle di Maximilian Schachmann. Il TotA, che il 24enne conosce bene dato che vi ha già partecipato due volte in carriera, sarà dunque per lui un’importante test in vista del Giro d’Italia, con tante salite sulle quali mettere alla prova la gamba e sulle quali tentare di dare spettacolo.

Nel 2019 il russo concluse la corsa in decima posizione nella classifica generale e al secondo posto in quella dei giovani alle spalle del connazionale Pavel Sivakov (Ineos Grenadiers), vincitore di quell’edizione. Il 23enne, che da allora ha avuto poche occasioni per correre da capitano (visti i tanti big in squadra), potrà approfittare di partire con il numero uno sulla schiena per tornare a mettere in mostra le proprie qualità, potendo contare anche sulla presenza nella selezione del team britannico di corridori importanti quali Ivan Sosa, vincitore a inizio anno del Tour de la Provence, e Daniel Felipe Martinez con i quali provare a fare gioco di squadra. Altro ex vincitore del Tour of the Alps al via è Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), tormentato però dai problemi fisici negli ultimi mesi. Per il francese le strade dell’Euregio saranno fondamentali per capire lo stato di forma in vista della Corsa Rosa, dunque non è da escludere la possibilità di vederlo all’attacco ogni giorno per provare a testarsi sulle tante salite della gara dopo più di un mese senza corse.

Chi invece ha corso ultimamente, e con buon risultati, è Pello Bilbao (Bahrain Victorious), che sembra aver ormai raggiunto una maturità che gli permette di competere con i migliori in quasi tutte le gare, avendo dimostrato miglioramenti in salita e potendo contare su un discreto spunto veloce che gli consente di giocarsela negli sprint ristretti. Qui, il 31enne basco avrà forse per la prima volta la squadra a sua completa disposizione, con uomini come Hermann Pernsteiner (che potrebbe comunque anche lui fare una buona classifica) e Mark Padun (vincitore di una tappa nel 2018) pronti a supportarlo al meglio nelle cinque impegnative giornate.

Parlando di squadre con più opzioni, non si può non citare il Team DSM, che tra le sue fila potrà contare su corridori come Jai Hindley, secondo classificato all’ultimo Giro d’Italia, dove tornerà tra poche settimane per dare l’assalto a quella Maglia Rosa sfuggitagli all’ultimo giorno nel 2020, e Romain Bardet. Ambedue non corrono da un mese ed entrambi non hanno finora fatto vedere grandi cose, ma sicuramente proveranno a ritagliarsi uno spazio in classifica generale. Cosa che tenteranno di fare anche gli atleti della Israel Start-Up Nation con Daniel Martin, che potrebbe trovarsi particolarmente a proprio agio sulle salite della gara italo-austriaca, Ben Hermans, autore di discrete prestazioni in questo inizio di 2021, e Chris Froome, ancora alla ricerca di quella competitività che non ha più trovato dopo il bruttissimo infortunio di quasi due anni fa.

Protagonista di grandi battaglie con il keniano bianco negli scorsi anni è stato Nairo Quintana (Arkea-Samsic), anche lui alle prese con diversi problemi fisici nell’ultimo periodo. Le salite, però, sono il terreno ideale per vedere all’opera lo scalatore colombiano, che dunque non può essere sottovalutato, sebbene l’obiettivo stagionale del 31enne sia il Tour de France, quindi probabilmente sarà al via di Bressanone non tanto per affinare la condizione, come altri corridori qui presenti, ma più per ritrovare le sensazioni giuste in vista degli impegni dei prossimi mesi. In salita potrebbe mettersi in mostra anche Ilnur Zakarin (Gazprom-Rusvelo), che tuttavia dovrà vedersela anche con tante discese, tradizionalmente il tallone di Achille del 31enne russo, che non ha ancora avuto l’occasione di mettersi particolarmente in mostra in questo inizio di stagione con il nuovo team.

Con l’assenza di Vincenzo Nibali, Giulio Ciccone e Fabio Aru, toccherà a Domenico Pozzovivo (Qhubeka Assos) cercare di tenere alta la bandiera italiana in questo Tour of the Alps. Assente dalle gare dalla Tirreno-Adriatico, lo scalatore lucano conosce molto bene queste salite (qui ha vinto un Giro del Trentino nel 2012) e sfrutterà la corsa per migliorare la propria forma in vista del Giro d’Italia. Un altro italiano che potrebbe fare bene è Gianluca Brambilla (Trek-Segafredo), vincitore a febbraio del Tour des Alpes Maritimes et du Var, senza dimenticare Matteo Fabbro (Bora-hansgrohe), migliore degli azzurri un mese fa alla Corsa dei Due Mari, che in squadra potrà contare anche su un Felix Großschartner apparso non al meglio nelle prime uscite di questo 2021.

In seconda fila, ma con la possibilità di tentare qualcosa in alcune giornate, magari attaccando da lontano, partono infine corridori come Joseph Dombrowski (UAE Team Emirates), Geoffrey Bouchard (Ag2r Citroën), Attila Valter (Groupama-FDJ), Ruben Guerreiro (EF Education-Nippo), la coppia della Eolo-Kometa composta da Edward Ravasi e Alessandro Fancellu e il trio sudamericano dell’Androni-Sidermec formato da Santiago Umba, Daniel Muñoz e Jefferson Alexander Cepeda.

Borsino dei Favoriti Tour of the Alps 2021

***** Simon Yates
**** Hugh Carthy, Aleksandr Vlasov
*** Pello Bilbao, Thibaut Pinot, Pavel Sivakov
** Jai Hindley, Daniel Martin, Daniel Felipe Martinez,  Nairo Quintana
* Romain Bardet, Felix Großschartner, Domenico Pozzovivo, Ivan Sosa, Ilnur Zakarin

Altimetrie e Planimetrie Tour of the Alps 2021

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