Continental, arrivano altre due italiane: anche Casillo Maserati e Northwave pronte al salto

L’Italia avrà (almeno) altre tre formazioni continental il prossimo anno. Se altri progetti sono stati al momento congelati per essere riproposti eventualmente il prossimo anno, vedi Zalf, mentre per altri si attende ancora di comprenderne le evoluzioni societarie e di sponsor, sembra infatti ormai definito e finalizzato il progetto di Casillo – Maserati e Northwave – Cofiloc per compiere dal 2020 il salto nella categoria continental, che il prossimo anno, tra squadre completamente nostrane e affiliazioni estere potrebbe arrivare anche a toccare quota 15.

I primi potranno contare sull’apporto di un nome importante come Gianni Faresin, che assieme al figlio Edoardo approda nel giovane team con ambizioni di crescita, e su nuovi sponsor attualmente già nella categoria; mentre i secondi (sarà un organico di 16 corridori, di cui 13 italiani già definiti e tre stranieri in via di contrattazione) hanno in Gian Pietro Forcolin un team manager deciso e risoluto nelle sue idee di crescita, guardando all’estero per accrescere il proprio progetto. Queste tre squadre si aggiungono, in attesa di eventuali altri novità in corso di trattative, al Team Monti, la formazione diretta da Riccardo Magrini che farà da vivaio alla Deceuninck – QuickStep, e alla General Store che nelle scorse settimane hanno confermato il loro progetto di espansione annunciato sin dai primi mesi dell’anno.

Gli incartamenti riguardo contratti con sponsor e corridori sono pronti, così come le importanti fidejussioni bancarie che fanno da garanzia per Federciclismo e UCI, con quest’ultima alla quale spetta ovviamente la decisione finale riguardo la licenza. Le tempistiche per l’ufficialità si aggirano intorno al mese ancora, con le risposte che potrebbero così arrivare intorno alla metà del mese di novembre, visto che la federazione internazionale vuole innanzitutto chiudere le questioni legate a WorldTour e ProSeries, sia in termini di calendari che di squadre. A quel punto si passerà alle formazioni continental, che in Italia continuano fortunatamente (e per certi versi incredibilmente viste le difficoltà) a proliferare negli ultimi anni.

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