Riwal Readynez, Krister Hagen chiude la carriera

Krister Hagen ha appeso la bicicletta al chiodo: il corridore della Riwal Readynez ha salutato il mondo del ciclismo al termine del Gylne Gutuer. Il trentenne ha deciso di ritirarsi dopo una sola stagione nella categoria Professional, dopo una lunga gavetta in squadre del suo paese. Una decisione giunta soprattutto per motivi personali, preferendo dedicare il tempo alla sua famiglia piuttosto che inseguire una carriera ciclistica che lo aveva visto giungere al professionismo solo in questa stagione, con il salto in avanti compiuto dal suo team.

“Ho deciso di chiudere la mia carriera perché non ho le motivazioni per fare un altro anno a questo livello. Non voglio continuare senza potermi impegnare al 100% – ha spiegato nel momento dell’annuncio – Quest’estate mia moglie ha dato alla luce due gemelli e ho capito di voler passare più tempo possibile con loro nei prossimi anni, cosa non facile per un atleta professionista”.

Nella sua ultima corsa, il Gylne Gutuer, ha attaccato più volte, ma non è riuscito ad andare oltre il trentunesimo posto: “Ho disputato la mia ultima corsa nella mia Norvegia. Ho fatto del mio meglio e sono contento della mia prestazione. Sulla linea di partenza ero insieme ai miei ex compagni del Team Coop e a quelli attuali della Riwal, il che è stata una grande esperienza. In più la mia famiglia è venuta a vedermi ed è stata davvero una bella giornata”.

In carriera Hagen ha vestito le maglie di OneCo (2012-2013), Øster Hus – Coop (2014-2018) e Riwal (2019). Le sue vittorie in corse UCI sono state tre: una tappa all’East Bohemia Tour 2017, il Trofej Umag 2018 e la classifica finale dell’Istrian Spring Trophy 2018.

Anche se nel 2019 il suo miglior risultato è stato il sesto posto nel Campionato Nazionale a cronometro, il norvegese ha avuto solo parole positive per la sua ultima squadra: “Voglio ringraziare tutti coloro che fanno parte della Riwal Readynez. Sono molto felice e grato di aver avuto la possibilità di correre con loro quest’anno e mi dispiace lasciarli, ma il mio tempo come corridore professionista è finito. Penso di aver fatto una bella carriera e sono molto orgoglioso”.

A cura di Andrea Sessa

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