Orica Scott, Simon Yates tra i limiti a cronometro e l’approccio al Tour de France

Per molti atleti migliorarsi continuamente a cronometro può sfociare in un’ossessione, mentre altri accettano i propri limiti e cercano di farne un punto di partenza per definire i propri punti di forza. Simon Yates rientra nella seconda categoria. Il britannico, nonostante svariati tentativi, ha appurato di non riuscire a superarsi nelle prove contro il tempo e intanto approccia con serenità il prossimo Tour de France, corsa che presenta pochi chilometri contro le lancette. Ai microfoni di CyclingWeekly il nativo di Bury debutta con un interrogativo: “Molte persone mi dicono di migliorare a cronometro – esordisce il portacolori della Orica Scott – ma se produco sia con la bici da cronometro sia con quella da strada lo stesso vattaggio, come potrei migliorare?”. L’inglese ha provato a cogliere risultati migliori esercitandosi sia in galleria del vento sia in pista, ma non c’è stato modo di superare i numeri fatti registrare su strada: “Ho raffinato la mia posizione e a meno che non ottieni altri 100 watt da qualche parte, sarà difficile migliorarlo abbastanza per vincere”, dichiara sottolineando l’unica correzione che è riuscito ad operare. Nei 23,5 chilometri che componevano la cronometro dell’ultimo Giro del Delfinato il britannico ha perso solamente un minuto dai migliori, un risultato che il ventiquattrenne dichiara di accettare con serenità.

Il giovane scalatore esamina, alla luce delle sue caratteristiche, l’approccio che potrà acquisire nei confronti del prossimo Tour de France, appuntamento al quale prenderà il via in qualità di co-capitano insieme a Esteban Chaves. “In molte delle gare alle quali ho preso parte, ho attaccato lontano dal traguardo e sono riuscito a mantenere un vantaggio nel corso della gara – esamina Yates – ma forse è diverso al Tour, perché non viene data la stessa libertà che c’è in altre corse e perché anche se sei indietro di un minuto in classifica nessuno ti regala un centimetro” è la lucida analisi del sesto classificato nell’ultima Vuelta a España. Un atteggiamento che l’atleta in forza alla Orica Scott potrebbe replicare alla Grande Boucle: “Posso cercare di reiterare questo approccio nei finali di tappa del Tour. Molti corridori cercano di correre al risparmio, ma ho dimostrato di poter superare questa situazione quest’anno, vedremo”, commenta in conclusione.

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