UCI, aggiornate le linee guida per i Grandi Giri: esclusione della squadra in caso di due o più positività ravvicinate

Meglio tardi che mai. Alla vigilia della partenza del Tour de France 2020 l’UCI ha diramato un aggiornamento di alcune disposizioni normative specifiche per i Grandi Giri contenute nel protocollo relativo al Regolamento per la ripresa della stagione ciclistica. Su richiesta dell’AIGCP (Association International des Groupes Cyclistes Professionels) si è arrivati a una revisione parziale del protocollo, in vigore da oggi. I cambiamento nascono dalla volontà di ottimizzare l’interpretazione di un tampone positivo e di confermare che esso corrisponda effettivamente ad una recente infezione da coronavirus.

“In caso di test positivo per Covid-19 durante un Grande Giro, l’organizzatore deve fare tutto il possibile – ma senza esserne responsabile – per procedere il più possibile con un test complementare e un’analisi sierologica prima della tappa successiva“. Questa misura “consentirà di valutare il carattere contagioso o meno del corridore (o membro del team) e che consentirà l’applicazione delle misure normative”.

In caso di conferma di positività nel corso della corsa a tappe, il soggetto “verrà isolato secondo le norme sanitarie e lascerà l’evento in questione. In via precauzionale, tale misura si applicherà anche qualora non sia stato possibile effettuare gli esami complementari e la valutazione medica globale”.

Nel caso in cui due o più corridori della stessa squadra risultino positivi al Covid-19 – prosegue l’UCI – entro arco di tempo di sette giorni nel corso di un Grande Giro, l’UCI darà l’autorizzazione all’organizzatore dell’evento ad annunciare il ritiro della squadra per motivi di salute, su condizione tuttavia, che la valutazione medica globale effettuata confermi i casi positivi”.

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