UAE Team Emirates, Brandon McNulty verso la Vuelta da capitano: “Ha un grande potenziale, deve crescere con calma”

In un Tour de France 2022 allo stesso tempo entusiasmante e sfortunato per la squadra, la UAE Team Emirates ha avuto grandi risposte da Brandon McNulty. Lo statunitense è stato fondamentale nell’ultima settimana di corsa nel lavoro di sostegno a Tadej Pogačar, considerato che la formazione emiratina aveva perso in rapida successione George Bennett, Marc Soler e Rafal Majka, ovvero tutti gli uomini che avrebbero dovuto scortare lo sloveno nei momenti chiave della corsa. McNulty, però, è tutto fuorché una rivelazione e in casa UAE sono ben consci di quello che l’uomo di Phoenix ha nelle gambe.

“Abbiamo sempre saputo che Brandon può imporsi ad alti livelli – le parole del manager Mauro Gianetti a VeloNews – Ora, però, tutto il mondo ha scoperto che abbiamo un grande corridore in squadra. Per lui abbiamo un progetto a lunga scadenza, sappiamo che è un corridore di grande talento e che ha notevoli qualità. Nell’ultima settimana del Tour ha fatto vedere quanto forte sia e che potenziale ha”.

McNulty ha chiuso il Tour de France al 20esimo posto nella generale dopo essere stato protagonista di un’azione scintillante nella tappa pirenaica conclusasi a Peyragudes, quando è rimasto praticamente per tutta la frazione con Pogačar e Jonas Vingegaard. Nel futuro prossimo lo statunitense avrà però la possibilità di giocarsi le sue carte, dato che andrà alla Vuelta a España 2022 condividendo magari il ruolo di riferimento della sua formazione con il portoghese Joao Almeida: “Brandon sta crescendo giorno dopo giorno – ancora Gianetti – Il piano è quello di farlo diventare uno dei corridori cui affidare delle responsabilità nelle corse a tappe (nel 2022 ha vinto una tappa alla Parigi-Nizza). È completo, va forte in salita e fa bene le cronometro. E buone capacità di recupero fra un giorno e l’altro. Deve crescere con calma, senza stress; così sarà sulla strada giusta”.

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