Parigi-Nizza 2024, Brandon McNulty tiene la maglia di leader: “Ho sofferto il freddo e sono stanco, domani sarà dura”

È un Brandon McNulty ancora visibilmente provato e infreddolito quello che ha parlato ai nostri microfoni al termine della settima tappa della Parigi-Nizza 2024. Lo statunitense della UAE Team Emirates è riuscito a difendere con i denti la maglia gialla di leader della generale, ma sul traguardo di La Madone d’Utelle ha perso 27 secondi sul vincitore Aleksandr Vlasov (Bora-hansgrohe) e 19 sui suoi più diretti rivali della classifica generale, ovvero Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep), Primoz Roglic (Bora-hansgrohe), Mattias Skjelmose (Lidl-Trek) e, soprattutto, Matteo Jorgenson (Visma | Lease a Bike).

”Ho freddo e sono stanco, è stata una giornata impegnativa, non lunga, ma eravamo sempre a tutto gas. Alla fine però sono felice di essere riuscito a portarla a termine – ha ammesso il 25enne, con voce tremante – Ho avuto un brutto momento nel finale, ero infreddolito e le mie gambe non giravano bene. Però sono riuscito a lottare e fortunatamente è stato abbastanza per tenere la maglia per un’altra giornata”.

Il suo connazionale della Visma | Lease a Bike, Matteo Jorgenson ora ha solamente solo 4 piccoli secondi di svantaggio da lui e sente di poter provare l’assalto al connazionale. Purtroppo per McNulty, il suo amico e rivale è anche sembrato più in condizione nel corso della settima tappa. ”Spero che domani sia un’altra tappa a tutta, come sempre succede in queste tappe, e probabilmente pioverà ancora, quindi siamo pronti a lottare, sarà dura”, analizza laconico.

L’ottava e ultima frazione della Parigi-Nizza 2024 avrà un percorso corto ma costantemente in saliscendi, con ben sei GPM spalmati su tutta la lunghezza del tracciato. Un’altimetria che potrebbe essere molto adatta alle caratteristiche di un corridore che ha spesso mostrato di apprezzare l’alternanza di salite e discesa, facendo valere le sue qualità da passista, ma che sa anche che la stanchezza potrà avere un ruolo importante dopo otto giorni di corsa: ”Solitamente preferisco questo tipo di tappe rispetto alle lunghe salite come quella di oggi. Alla fine è stata una corsa molto impegnativa, quindi vediamo come saranno le gambe”.

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