Giro di Romandia 2024, Juan Ayuso: “Mi aspetto una tappa molto dura, in tanti vorranno guadagnare terreno in vista della crono di domani”

Juan Ayuso pronto per il primo arrivo in salita del Giro di Romandia 2024. La seconda tappa in linea della corsa elvetica si concluderà infatti in vetta all’ascesa di Les Marécottes al termine di 7300 metri piuttosto impegnativi, ma questa sarà solo la prima di tre giornate decisive, dato che domani è in programma la cronometro di Oron e sabato il secondo arrivo in quota a Leysin. Proprio sulla prova contro il tempo sembra soprattutto puntare il giovane talento spagnolo dell’UAE Team Emirates, che in ogni caso non potrà permettersi distrazioni neppure  quest’oggi, con la speranza inoltre di non sentire troppo il freddo che la scorsa settimana gli ha impedito di rendere al meglio nelle classiche delle Ardenne.

Le classiche non sono onestamente andate come mi aspettavo, speravo in risultati migliori ma è andata così – ha ammesso Ayuso ai nostri microfoni alla partenza della tappa – Soprattutto alla Freccia Vallone è stato particolarmente freddo, il giorno più freddo che ho mai trascorso in bici, ho sofferto molto e penso di stare ancora soffrendo. Ieri siamo stati fortunati che non abbia piovuto, ma fa molto freddo anche oggi, anche se penso che resterà asciutto. Bisogna solo vestirsi bene e tutto dovrebbe andare bene”.

Mi aspetto una tappa molto dura“, ha aggiunto il classe 2002, che ritiene che ci sarà grande bagarre sulla salita finale: “Ci sono tanti scalatori qui, quindi vorranno guadagnare terreno, specialmente in vista della cronometro di domani. Dunque penso che ci saranno parecchi attacchi e spero di essere là davanti”.

Proprio la crono è la tappa più attesa per il talentuoso corridore iberico: “Sulla carta, se domani avrò buone gambe, potrebbe essere davvero una buona cronometro per me, quindi non vedo l’ora di farla. Spero di guadagnare tempo su tutti gli altri in classifica e sfruttarla a mio vantaggio. Anche sabato sarà una giornata dura, ma le pendenze non sono impossibili, quindi penso che oggi in tanti proveranno a fare la differenza”.

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