Parigi-Nizza 2024, Aleksandr Vlasov coglie il momento giusto! Brandon McNulty resta in Giallo per soli 4″ su Matteo Jorgenson

Colpaccio di Aleksandr Vlasov nella settima tappa della Parigi-Nizza 2024. Il russo della Bora-hansgrohe ha colto il momento giusto attaccando a 3500 metri dal traguardo in quota di La Madone d’Utelle e, sfruttando la marcatura degli altri uomini di classifica, è andato a cogliere il successo di giornata, il primo per lui dal giugno 2022. Con un ritardo di 8″, Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep) ha quindi regolato il gruppetto dei migliori davanti a Primoz Roglic (Bora-hansgrohe), drappello nel quale non era presente la Maglia Gialla Brandon McNulty (UAE Team Emirates), che ha chiuso a 27″ riuscendo però a salvare il primato per soli 4″ nei confronti del connazionale Matteo Jorgenson (Team Visma | Lease a Bike), quinto all’arrivo. Con anche Luke Plapp (Team Jayco-AlUla) a cedere terreno, è Mattias Skjelmose (Lidl-Trek) a salire in terza posizione in classifica generale con un ritardo di 35″, un secondo davanti a Evenepoel.

Il video dell’arrivo

Il racconto della corsa

Il via ufficiale sotto la pioggia vede subito i primi attacchi, con Johan Jacobs (Movistar) che riesce a prendere qualche metro di vantaggio sul gruppo. L’elvetico viene immediatamente raggiunto da Benjamin Thomas (Cofidis) e Martijn Tusveld (Team dsm-firmenich PostNL), e questo terzetto riesce a guadagnare velocemente 30″ su un gruppo dal quale fuoriescono altri corridori. Il primo di questi a muoversi è Sandy Dujardin (TotalEnergies), al quale si uniscono subito Brent Van Moer (Lotto Dstny) e Gijs Leemreize (Team dsm-firmenich PostNL), che però pagano già un minuto di ritardo dai battistrada all’inizio del GPM della Côte de Gattières.

Mentre il ritardo del plotone sale a 1’45”, anche Mathijs Paasschens (Lotto Dstny) e Lilian Calmejane (Intermarché-Wanty) provano ad avvantaggiarsi, ma la loro avventura dura poco perché la Ineos Grenadiers si porta davanti in blocco e aumenta l’andatura, andando a riassorbire i due contrattaccanti e stabilizzando il gap su 1’30”. Davanti, intanto Thomas passa per primo al GPM, dopo il quale Tusveld è vittima di un problema meccanico che lo costringe a inseguire gli ex compagni di fuga. Il neerlandese, però, viene ripreso dal drappello inseguitore, dove invece è Dujardin a staccarsi a sua volta per un problema meccanico.

Il transalpino viene ripreso dal plotone, avvicinatosi a 1’10”, e poco dopo finisce l’avventura anche di Tusveld e Van Moer, mentre Leemreize prosegue solitario all’inseguimento di Jacobs e Thomas per ancora qualche chilometro prima di venir riassorbito dal gruppo, tornato ad avere 1’20” di ritardo. Quando davanti arrivano gli uomini di Visma | Lease a Bike e Soudal-QuickStep, però, il gap inizia a calare decisamente, scendendo sotto al minuto a 45 chilometri dalla conclusione. Nel momento in cui arriva a toccare i 35″, Thomas si rialza e si fa riassorbire, mentre Jacobs prosegue la sua azione continuando a mantenere circa mezzo minuto di vantaggio fin quasi ai piedi della salita finale.

Prima di giungere all’inizio dell’ascesa di La Madone d’Utelle, il plotone si spezza brevemente in due tronconi in un tratto di discesa, ma grazie al lavoro dell’UAE Team Emirates si ricompatta velocemente. La formazione emiratina si porta poi davanti fino ai piedi della salita, dove a prendere in mano le operazioni torna la Ineos Grenadiers, che va a riassorbire Jacobs appena iniziato il GPM. Poco dopo, però torna davanti la Soudal-QuickStep con Louis Vervaeke, che impone un ritmo importante e costante che fa una bella selezione e porta il gruppo a ridursi a circa 25 unità.

Quando il belga porta a termine il suo lavoro, però, a sostituirlo non è il compagno di squadra Ilan Van Wilder bensì il connazionale Laurens De Plus (Ineos Grenadiers), che impone un’ulteriore accelerazione che fa male ad altri corridori. Il 28enne lancia poi la volata per lo sprint intermedio di Utelle a Egan Bernal, che transita per primo davanti a Van Wilder ed Evenepoel, con i tre che prendono rispettivamente 6″, 4″ e 2″ di abbuono. Dopo il traguardo volante, davanti restano in 14 e Van Wilder si mette a fare l’andatura, azione che appare preparare un’accelerazione di Evenepoel.

Tale attacco si verifica infatti poco dopo essere entrati negli ultimi 5000 metri, ma il belga è ben marcato dagli altri corridori e le pendenze non sono sufficienti per fare la differenza. Dopo un momento di calma, allunga quindi Aleksandr Vlasov (Bora-hansgrohe), che, essendo abbastanza lontano in classifica, viene lasciato andare dagli altri big. Inizialmente, dietro si studiano e tutti guardano Evenepoel, ma presto arriva davanti Wilco Kelderman (Visma | Lease a Bike) in supporto a Matteo Jorgenson; nonostante questo, però, Vlasov continua a guadagnare, entrando negli ultimi due chilometri con 20″ di margine.

A quel punto, Evenepoel prova una nuova accelerazione, tuttavia anche questa volta il belga non riesce a fare particolarmente la differenza, anche se manda in difficoltà la Maglia Gialla Brandon McNulty (UAE Team Emirates). Con Evenepoel restano invece un sempre brillante Jorgenson, Santiago Buitrago (Bahrain Victorious) e, dopo un attimo di difficoltà, Mattias Skjelmose (Lidl-Trek), che però lasciano tutto il lavoro sulle spalle di Evenepoel. Dopo aver visto il proprio vantaggio scendere a 10″, Vlasov può torna così a guadagnare può gestirsi nell’ultimo chilometro, andando così a cogliere il primo successo stagionale, mentre dietro è Evenepoel a vincere la volata dei battuti, con 8″ di ritardo.

Risultato Tappa 7 Parigi – Nizza 2024

Classifiche Parigi – Nizza 2024

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