Soudal-QuickStep, Marion Rousse risponde a Patrick Lefevere: “Non si deve permettere di parlare della mia vita privata”

Marion Rousse respinge le accuse di Patrick Lefevere. Indicata dal team manager della Soudal Quick-Step come la causa del cattivo rendimento di Julian Alaphilippe da quando ha firmato il rinnovo dopo il secondo mondiale, la direttrice del Tour de France Femmes risponde via social all’intromissione del dirigente belga nella propria vita privata. Dalla risposta della ex ciclista – nonché commentatrice per la TV francese e attuale dirigente ASO per il ciclismo femminile, oltre che compagna del due volte iridato e madre di suo figlio – emerge un rapporto già teso che chiaramente dopo le dichiarazioni odierne non può di certo migliorare…

“Qualsiasi siano i sentimenti del Signor Lefevere nei miei confronti, è inammissibile attaccare in questo modo la nostra vita privata – scrive la 37enne transalpina – Innanzitutto, no, non bevo alcol, mai peraltro. Neanche per le feste perché con un bambino di tre anni preferiamo essere in forma la mattina. Inoltre, non riuscirà, come ha già provato a dirmi, a farmi smettere di lavorare per occuparmi di e restare al fianco di Julian durante la sua carriera. Quello che faccio mi appassiona e sappia che ho un sacco di progetti. Ma lo ripeto, in ogni caso, non permetto che si parli della mia sfera privata. Vi ringrazio nello smettere di parlare a torto e senza cognizione di causa, facendo prova di maggiore rispetto e… classe”.

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