QuickStep-Alpha Vinyl, Julian Alaphilippe: “Conservare la maglia iridata è stato incredibile, non vedo l’ora di mostrarla e onorarla in ogni gara che farò”

Quella 2022 sarà un’altra stagione in maglia iridata per Julian Alaphilippe. Il transalpino della QuickStep-Alpha Vinyl, che lo scorso settembre, ai Mondiali nelle Fiandre, ha confermato il titolo di campione del mondo che aveva ottenuto nel 2020 nella rassegna di Imola, sarà nuovamente uno dei corridori più riconoscibili (e più attesi) del gruppo grazie alla vittoria conquistata sul traguardo di Lovanio, che gli ha dato il diritto di indossare ancora una volta la prestigiosa maglia iridata. Con la conclusione del 2021, il 29enne ha voluto ripercorrere quella magica giornata, che l’ha visto attaccare e staccare tutti gli avversari quando mancava ancora più di un giro alla conclusione della gara e giungere all’arrivo in solitaria a braccia alzate.

Venendo ai Mondiali ero molto rilassato e non vedevo l’ora di fare una gran gara per la mia squadra – ha esordito Alaphilippe – Il nostro piano era di andare con Florian (Senechal, ndr) in caso di sprint, mentre io avevo la libertà di attaccare. È quello che ho fatto, la prima volta a circa 60 chilometri dalla fine, quando solo un paio di corridori mi hanno seguito. Poi, quando siamo entrati nel penultimo giro, la nostra strategia era di contrastare qualsiasi mossa, ma ho intravisto un’opportunità e ho agito d’istinto“.

“Mi sono sentito bene per tutto il giorno, ma non avrei mai immaginato di essere davanti da solo a più di un giro dalla fine – ha proseguito il vincitore della Milano-Sanremo 2019 – Sapevo di avere delle buone gambe, ma mancavano ancora molti chilometri al traguardo, quindi ho solo smesso di pensare e ho corso a tutto gas. Gli ultimi 20 chilometri sono stati davvero dolorosi e ho dato tutto lì. Quando sono arrivato al traguardo, non potevo crederci. Conservare la mia maglia iridata, la maglia più bella del ciclismo, è stato incredibile, e ho avuto bisogno di molto tempo per rendermi conto di quello che era successo”.

Un successo arrivato anche grazie a un perfetto lavoro di squadra: “È stata una vittoria straordinaria che non sarebbe stata possibile senza i miei fantastici compagni di squadra. Mi hanno protetto per tutta la giornata, hanno fatto un ottimo lavoro e hanno corso alla perfezione nella parte finale della gara. Quella vittoria è stata speciale, un ricordo che racconterò volentieri al mio bambino. Vincere i Mondiali per il secondo anno consecutivo è uno dei traguardi più importanti della mia carriera e non vedo l’ora di mostrare di nuovo la mia maglia e onorarla in ogni gara che farò con il Wolfpack“.

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