Jumbo-Visma, che spavento per Tolhoek! Una infezione ha rischiato di togliergli la vista

Inverno da incubo per Antwan Tolhoek. La promessa della Jumbo – Visma aveva chiuso molto bene un anno iniziato con la sospensione di due mesi per il caso sonniferi, ma dopo le vacanze in Thailandia tutto è cambiato improvvisamente. Con un dolore lancinante agli occhi e la perdita provvisoria della vista è iniziato un calvario che gli ha fatto temere non solo di dover rinunciare alla sua carriera, ma anche ad una vita normale. Una infezione fulminante che i medici da subito hanno definito molto grave, tanto da ritenere che le sue facoltà visive sarebbero anche non potute tornare come prima.

“Mi sono tolto le lenti per dormire, poco dopo ho cominciato a sentire un dolore all’occhio e rapidamente ho iniziato a non vederci più – racconta il 24enne – Ho subito chiamato mio padre, che mi ha preso e mi ha portato all’ospedale più vicino. Poi abbiamo visto uno specialista che mi ha prescritto degli antibiotici da prendere ogni ora. Mi hanno subito detto che la situazione era molto seria“.

Ben supportato dalla sua famiglia, si è sottoposto a questa invasiva terapia che lo costringeva a dodici somministrazioni al giorno. “Mia madre solitamente lavora di notte, ma ha preso le ferie per starmi vicino. Dopo tre giorni un occhio andava meglio ed era tornato all’80% delle sue facoltà. Ma l’altro mi faceva ancora male. Dopo una settimana, l’occhio più grave non si era ancora ripreso e ho cominciato a spaventarmi. I dottori cominciavano a pensare che la mia vista non sarebbe più tornata completamente“.

A quel punto inizia per lui il momento più difficile, in cui ha realizzato effettivamente “quanto potesse essere grave”, temendo di “non poter più vedere bene”. Un periodo davvero complicato, non solo perché avrebbe potuto dover rinunciare alla bicicletta, ma perché la sua intera vita ne avrebbe chiaramente risentito: “In quel momento non pensi più al ciclismo, pensi alla vita quotidiana. Tutta la tua percezione passa dagli occhi, è stato davvero molto stressante”.

Fortunatamente, con il passare dei giorni la situazione è migliorata, ma c’è voluto praticamente un mese per potersi dire fuori pericolo. “Sono felice che tutto sia andato bene, gli occhi si sono ripresi bene – si rincuora – Anche perché l’abbiamo presa in tempo. Ci sono volute quattro settimane per tornare alla normalità“.

Ovviamente, difficile anche tornare in bici, fisicamente e mentalmente. Passati i primi timori, il debutto è arrivato in questi giorni, con la partecipazione alla Vuelta a Andalucia, in cui sta rapidamente ritrovando un buon colpo di pedale, come dimostra il nono posto nella prima impegnativa frazione. “Mi sto riprendendo bene, anche fisicamente ero debilitato – conclude – Prima non potevo andare più di tre ore in bici…”

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