Groupama-FDJ, il giovane talento Lenny Martinez pronto per la prima stagione tra i pro’: “La squadra non vuole bruciarmi, ma non mi frenerà”

Tra i talenti più interessanti pronti a fare il salto tra i pro’ nel 2023 c’è sicuramente Lenny Martinez. Il classe 2003 transalpino è uno dei tanti giovani che la Groupama-FDJ ha deciso di promuovere dalla propria formazione di sviluppo in vista della prossima stagione, soprattutto dopo i grandi risultati ottenuti tra gli Under-23 in questo 2022, nel quale ha conquistato il Giro della Valle d’Aosta, ha concluso al terzo posto il Giro d’Italia di categoria e all’ottavo il Tour de l’Avenir. Durante l’anno, il 19enne ha avuto anche la possibilità di correre alcune gare con i professionisti destando subito buona impressione con ottimi piazzamenti, come il 14esimo posto nella classifica finale del Tour of the Alps.

“Al Tour du Doubs (anche questo concluso al 14esimo posto, ndr) ho attaccato su uno strappo – ha dichiarato Martinez a Le Journal du Centre – Ho sentito qualcuno che mi seguiva, era Guillaume Martin. E lì mi sono detto ‘ah, però…’. Non pensavo di poter stare con i migliori. Andare bene nel WorldTour è forse ciò che mi ha sorpreso di più“.

Il giovane scalatore transalpino ha poi spiegato di essere soprattutto un corridore di fondo: “Sopporto meglio la lunghezza delle tappe. Riesco a mettere potenza a fine gara. Essere a 300 watt all’inizio della tappa non mi interessa se poi finisco a 250 watt. Riuscire a rimanere a 290 watt, su una salita finale, ti dà una grande possibilità di fare la differenza”.

Nonostante i risultati già positivi, la Groupama-FDJ è intenzionata a far crescere con calma il 19enne: “La squadra non esercita alcuna pressione sui risultati. Pensano a lungo termine. Devo preparami affinché un giorno possa essere pronto per una gara di tre settimane“. Tuttavia, c’è comunque la possibilità che Martinez possa già prendere parte a un Grande Giro nel 2023, magari partecipando alla Vuelta a España: “È a fine stagione, avrò un anno in più di esperienza nelle gambe. La squadra non vuole bruciarmi, ma non mi frenerà…“.

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