Trofeo Laigueglia 2024, Lenny Martinez trionfa in solitaria! 2° Andrea Vendrame, 3° Juan Ayuso

Splendido successo di Lenny Martinez al Trofeo Laigueglia 2024. Partito in cima all’ultima ascesa di Colla Micheri da un gruppetto che si era avvantaggiato nella tornata precedente proprio in seguito a un suo scatto, il gioiellino della Groupama – FDJ riesce a resistere per una manciata di secondi al ritorno degli inseguitori, regolati da Andrea Vendrame (Decathlon Ag2r La Mondiale) davanti a Juan Ayuso (UAE Team Emirates), rientrato nel finale dopo aver mancato l’azione decisiva, anche per la presenza del compagno Jan Christen in testa, che è stato colui che ha dato il via all’azione decisiva a tre giri dalla conclusione dopo aver in precedenza forzato al servizio dello spagnolo.

Il video dell’arrivo

Il racconto della corsa

Raggiunto il via ufficiale, c’è subito grande battaglia per portar via la fuga, ma l’alta andatura rende complicato avvantaggiarsi. Ci riescono dopo otto chilometri Michele Berasi e Filippo D’Aiuto (General Store-Essegibi-F.lli Curia), che riescono a guadagnare quasi mezzo minuto di vantaggio. Su di loro prova a riportarsi, senza successo, Matthew Kingston (Mg.KVis Colors for Peace), che viene rapidamente riassorbito da un gruppo che, poco dopo, va a riprendere anche i due battistrada.

Dopo 14 chilometri percorsi, dunque, il plotone torna compatto, ma presto si avvantaggiano altri cinque uomini: si tratta di David Martin Romero (Team Polti-Kometa), Diego Bracalente (Team MBH Bank Colpack Ballan), Ben Granger (Mg.KVis Colors for Peace), Marco Palomba (General Store-Essegibi-F.lli Curia) e Immanuel D’Aniello (Work Service Vitalcare Dyantek). Questo tentativo prende subito il largo e, dopo 30 chilometri di gara, il suo vantaggio tocca i 5’30”, stabilizzandosi in seguito sui 5′ per il lavoro di Decathlon Ag2r La Mondiale e Groupama-FDJ.

Lungo la salita di Cima Paravenna, il cui GPM è vinto da Bracalente, è poi la VF Group-Bardiani CSF-Faizanè a mettersi a fare il ritmo, azione che costa ai fuggitivi quasi 1’30” nella sola ascesa. Nella parte successiva di gara, però, il passo del gruppo rallenta nuovamente e i cinque attaccanti tornano ad avere un vantaggio vicino ai 5 minuti, margine che rimane stabile fino alla boa di metà gara. Lungo l’avvicinamento alla salita di Testico, però, il gruppo torna a spingere e i fuggitivi si ritrovano con soli 3′ di vantaggio ancor prima di scollinare.

Il forcing in gruppo continua ad opera della Intermarché – Wanty, che riduce il gap fino a 1’58” in cima al GPM, riprendendo D’Aniello, che perde contatto dai battistrada nel corso della ascesa. Nel tratto seguente arriva in testa anche la Groupama – FDJ, la cui andatura spezza il gruppo, lasciando davanti appena una trentina di corridori. L’allarme rientra una volta superata Villanova d’Albenga, conclusa la discesa, ma questa accelerazione porta come conseguenza la fine della fuga, che viene ripresa ancor prima di entrare nei cinquanta chilometri conclusivi.

Con ormai imminente l’ingresso nel circuito finale, la UAE Team Emirates si porta in massa davanti. Primo a mettersi al servizio dei compagni è Rafal Majka, con Marc Hirschi a ruota, poi arrivano davanti anche Alessandro Covi e Juan Ayuso, imitati poco più tardi da Jan Christen. Un quintetto temibile che sulla prima scalata di Colla Micheri fa subito grande selezione. In cima il gruppo è comunque ancora compatto e subito prima dello scollinamento si muove Lorenzo Rota (Intermarché-Wanty), che si avvantaggia di qualche metro sin dalle prime rampe della discesa.

Dietro di lui tuttavia nessun altro riesce a fare la differenza e il corridore bergamasco finisce così per guadagnare venti secondi che probabilmente neanche voleva in queste condizioni. Dopo essere rimasto nel mirino del gruppo per tutta la tornata, nell’attesa di essere raggiunto da qualcuno, Rota viene ripreso sulla scalata successiva di Colla Micheri, dove Majka e Covi sparano le loro ultime cartucce al servizio dei capitani. L’accelerazione più netta arriva quando tocca a Jan Christen, che manda in frantumi il gruppo con Juan Ayuso a ruota. Con loro restano solo Filippo Zana (Team Jayco – AlUla), Romain Gregoire (Groupama-FDJ), Lenny Martinez (Groupama-FDJ), Louis Barré (Arké-B&B Hotels) e Davide De Pretto (Team Jayco-AlUla), abile a rientrare assieme a Paul Lapeira (Decathlon Ag2r La Mondiale).

Questi uomini si tuffano in discesa con qualche secondo di vantaggio sul resto del gruppo, ma non c’è grande intesa e quando Christen si defila Ayuso non vuole accollarsi il peso dell’andatura. Si muovono così Barré e De Pretto, così come Lapeira, con Ayuso che tuttavia va a chiudere portandosi appresso gli altri. Inevitabilmente a quel punto il ritmo cala, permettendo il rientro di altri corridori. La UAE decide così di cambiare strategia, lanciando Christen all’attacco. Con lui si muove prontamente Andrea Vendrame (Decathlon Ag2r La Mondiale), mentre subito dietro parte anche Darren Rafferty (EF Education Easypost), seguito da Lenny Martinez (Groupama-FDJ). Con loro anche Christian Scaroni (Astana Qazaqstan Team), Davide De Pretto (Team Jayco AlUla) e Alessandro Pinarello (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè), formando così un gruppetto di sette uomini al comando.

Quando si torna a salire è subito Martinez a forzare, mandando in difficoltà Pinarello, mentre gli altri in qualche modo riescono a seguire, anche se De Pretto deve cedere alle successive trenate del francese. Si gestisce invece meglio Vendrame, che dopo essere stato staccato in salita riesce a rientrare sui quattro rimasti al comando nel corso della discesa, mentre ormai è finita per Pinarello e De Pretto, che vengono riassorbiti da un gruppetto nel quale è Ayuso a tirare le fila. Con lui si rivedono Lapeira Hirschi, Rota, Gregoire e Zana, mentre Simone Velasco (Astana Qazaqstan Team) è la new entry di questo tentativo che tuttavia non trova intesa, tanto che Pinarello prova a scuotere l’azione con un nuovo scatto.

Un tentativo senza fortuna al quale segue una nuova fase di stallo, ovviamente a tutto vantaggio degli uomini al comando, che ormai hanno trenta secondi di margine. Rientrato assieme ad altri uomini, Barré prova a scattare in contropiede prima di tornare verso Colla Micheri e la sua azione sembra trovare il giusto ritmo, tanto che sulle prime rampe della salita riesce a rientrare ad appena cinque secondi dai primi, che cominciano a studiarsi. Scaroni e Rafferty provano ad alzare l’andatura, respingendo così il rientro del corridore transalpino, ma è lo scatto di Lenny Martinez a mandare in frantumi il manipolo di attaccanti.

Con il grimpeur transalpino resta il solo Christen, capace anche di provarci a sua volta, senza tuttavia staccare il fortunoso vincitore della Classic Var. Quest’ultimo, dopo aver risposto alle accelerazioni del rivale, piazza invece uno scatto secco in vista dello scollinamento, prendendosi quei metri di vantaggio che gli consentono di iniziare la discesa da solo. Sin dalle prime rampe della picchiata verso Andora si capisce che Martinez ne ha di più del rivale, andando così a guadagnare fino a 15 secondi, mentre Christen sembra ormai sul punto di essere ripreso dagli altri tre, guidati da un Vendrame che sa di averne più di tutti allo sprint.

Un moto d’orgoglio del talento svizzero gli permette di respingere l’assalto dei suoi inseguitori e di avvicinarsi notevolmente al battistrada, ma i suoi ardori si spengono su Capo Mele, le cui pendenze non proibitive fanno male dopo duecento chilometri e un finale ad alta intensità. È qui che Lenny Martinez costruisce definitivamente la sua vittoria, involandosi verso un successo ormai incontestato. Dietro di lui, che può festeggiare con tranquillità in un ultimo chilometro trionfale, Christen viene ripreso dagli altri, ma anche da un improvvisamente ricomparso Juan Ayuso, che dimostra una ottima gamba anche oggi. Lo spagnolo dà filo da torcere allo sprint, ma viene superato dall’esperto Andrea Vendrame, che ripete così il secondo posto della passata stagione, anche se stavolta davanti a lui non c’è un compagno.

Risultato Trofeo Laigueglia 2024

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