Tour de France 2023, Steve Cummings (DS Ineos): “Vedo molte opportunità per noi nel prossimo Tour, vogliamo correre e vincere”

La Ineos Grenadiers spera di tornare protagonista al Tour de France nel 2023. Dopo aver dominato per tanti anni la corsa transalpina, soprattutto con Chris Froome, la formazione britannica si è dovuta “accontentare” di due terzi posti nelle ultime tre edizioni, non riuscendo però mai a essere veramente in lotta per il successo finale. Superata nelle gerarchie dalla UAE Team Emirates di Tadej Pogacar e dalla Jumbo-Visma di Jonas Vingegaard e Primoz Roglic, il team ha dovuto sicuramente fare i conti con un po’ di sfortuna (ad esempio, l’infortunio di Egan Bernal) e con un ricambio generazionale che ha visto arrivare tanti giovani interessanti ma, probabilmente, non ancora al livello dei più forti. In squadra, però, la speranza è che il prossimo anno sia quello buono per tornare a lottare per la Maglia Gialla.

Vogliamo correre e vincere – ha dichiarato il direttore sportivo Steve Cummings a VeloNews – Vedo molte opportunità per noi nel prossimo Tour, ma ovviamente dobbiamo aspettare e vedere quale sarà la differenza con gli altri favoriti. Dovremo lavorare sodo per colmare questo divario. Anche se non potessimo competere per la vittoria finale, dobbiamo lottare fino alla fine per una buona classifica“.

“Abbiamo corridori nella nostra rosa che sono in grado di affrontare la sfida – ha proseguito l’ex corridore – In base ai dati disponibili, sappiamo che alcuni corridori non sono molto lontani dal livello di Jonas Vingegaard e Tadej Pogacar. Dani (Daniel Felipe Martinez, ndr), Egan e Carlos Rodriguez sono leader affidabili, ma forse c’è anche un giovane corridore che può fare il grande salto”.

La squadra punta molto su Bernal, già in grado di vincere il Tour nel 2019, ma ovviamente bisognerà valutare come lo scalatore colombiano si sarà ripreso dal grave infortunio patito quest’anno: “Sarebbe fantastico se Egan potesse arrivare al Tour nella sua migliore forma possibile. Ma c’è ancora molta strada da fare e ci sono ancora alcuni interrogativi. Sulla carta è un bel Tour per Egan, ma non vogliamo mettergli troppa pressione“.

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