Giro di Svizzera 2023, Mattias Skjelmose di nuovo in testa alla generale: “Mi sono gestito e sono contento di aver ripreso la Maglia Gialla”

C’è stato un po’ di tutto nella giornata di Mattias Skjelmose Jensen, nell’arco della quinta tappa del Giro di Svizzera 2023. Il danese ha accusato qualche difficoltà nella scalata all’Albula Pass, ma poi si è ripreso alla grande, riuscendo anche a chiudere in crescendo e, con gli abbuoni a disposizione sul traguardo, a riprendersi il primo posto in classifica generale. Il corridore della Trek-Segafredo ha ora 8 secondi su Felix Gall (Ag2R-Citröen) e 18 su Juan Ayuso (UAE Team Emirates), in una graduatoria comunque cortissima. Skjelmose dovrà quindi difendere questi vantaggi nelle ultime tre giornate di corsa per potersi prendere un successo di grande prestigio.

“Sulla salita dell’Albula mi sentivo bene – le parole del danese ai nostri microfoni dopo l’arrivo a La Punt – Ho avuto un brutto momento e ho avuto timore di andare fuori giri, perché quando ti succede ad altitudini simili, paghi due volte il prezzo dello sforzo. Quindi ho cercato di gestirmi e ho trovato un accordo con Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep) per andare su del nostro passo”.

Poi, però, Skjelmose Jensen ha deciso di fare di più: “Abbiamo trovato l’aiuto del mio compagno di squadra Quinn Simmons e anche quello di Neilson Powless (Ef Education-EasyPost – che tirava per Rigoberto Urán – ndr). Nell’ultimo tratto di salita mi sono reso conto di avere ancora qualcosa in più da dare e sono partito. Forse l’ho fatto 200 metri in ritardo, perché avrei potuto anche guadagnare un po’ più di tempo”.

In discesa, comunque, il danese ha raggiunto tutti gli uomini di classifica, a eccezione di Ayuso, e negli ultimi metri è andato a fare la volata per il secondo posto, riuscendo nell’operazione e prendendo anche dei preziosi secondi di abbuono: “Ho ripreso la Maglia Gialla e sono contento di averlo fatto. L’unico momento in cui non è bello avere la Maglia sono le cronometro finali, ma è qualcosa da mettere in conto. Sono felice di essere di nuovo primo”.

Skjelmose è stato indiretto testimone della caduta di Magnus Sheffield (Ineos Grenadiers) in discesa: “Subito dopo la vetta dell’Albula, io, Sheffield, Urán e Romain Bardet (Team DSM) eravamo insieme e stavamo spingendo per andare a prendere quelli che erano davanti a noi. In una delle prime curve, Magnus è entrato molto forte ed è uscito troppo largo. È caduto e mi è sembrato che fosse sceso fuori dalla sede stradale”. Nello stesso punto, qualche momento dopo, è caduto anche Gino Mäder (Bahrain Victorious).

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