Giro di Svizzera 2023, Juan Ayuso conquista la tappa regina! Mattias Skjelmose Jensen si riprende la Maglia Gialla

Numero di Juan Ayuso nella quinta tappa del Giro di Svizzera 2023. Il corridore della UAE Team Emirates ha attaccato a poco più di 13 chilometri dalla conclusione, lungo la salita del Passo dell’Albula, riuscendo a fare la differenza sugli altri big e a riprendere gli ultimi fuggitivi superstiti, Antonio Tiberi (Bahrain Victorious) e Rui Costa (Intermarché-Circus-Wanty). Lo spagnolo ha poi allungato ulteriormente negli ultimi due chilometri di salita, scollinando in solitaria e mantenendo il proprio margine in discesa, fino a tagliare il traguardo di La Punt con 54″ di vantaggio sugli altri uomini di classifica. Secondo posto di giornata per Mattias Skjelmose Jensen (Trek-Segafredo), che regola Pello Bilbao (Bahrain Victorious) e, grazie agli abbuoni, si riprende la Maglia Gialla ai danni di Felix Gall (Ag2r Citroen).

Il danese guida ora la classifica generale con un margine di 8″ sull’austriaco e di 18″ su Ayuso, mentre Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep) scivola al quarto posto, a 46″ dalla vetta, dopo aver perso poco meno di mezzo minuto dagli altri big, concludendo la tappa in decima piazza, appena alle spalle di un’ottimo Tiberi.

Il video dell’arrivo

Il racconto della corsa

Sin dalla partenza i corridori escono dal gruppo come frecce. Centrare il bersaglio della fuga di giornata è tuttavia tutt’altro che facile in una frazione come questa. Le continue accelerazioni nelle fasi iniziali portano tuttavia rapidamente il gruppo a spezzarsi, con una trentina di corridori che si portano in testa, davanti ad un gruppo che si spezza, lasciando la Maglia Gialla Felix Gall (Ag2r Citroën) in un secondo troncone. L’austriaco non ci mette molto a rientrare, aiutato dai compagni, mentre davanti si prosegue a frustate, con altri corridori che provano a raggiungere il folto gruppo di attaccanti che è riuscito ad allungare in vista della prima salita di giornata. Unico a riuscire a riportarsi davanti è tuttavia Michal Kwiatkowski (Ineos Grenadiers).

Il polacco si unisce così a Gorka Izagirre e Luís Mas (Movistar Team), Krists Neilands, Daryl Impey e Hugo Houle (Israel – Premier Tech), Yannis Voisard (Tudor Pro Cycling), Rui Costa e Lilian Calmejane (Intermarché – Circus – Wanty), Ewen Costiou (Team Arkéa – Samsic), Neilson Powless (EF Education-EasyPost), Stefan Küng (Groupama – FDJ), Matteo SobreroKelland O’Brien e Christopher Juul-Jensen (Team Jayco AlUla), Marc Hirschi (UAE Team Emirates), Mauro Schmid e Kasper Asgreen (Soudal – QuickStep), Carl Fredrik Hagen, Tobias Ludvigsson e Nickolas Zukowsky (Q36.5 Pro Cycling Team), Antonio Tiberi (Bahrain Victorious), Sergio Higuita e Marco Haller (BORA – Hansgrohe), Wout Van Aert (Jumbo-Visma), Pascal Eenkhoorn (Lotto Dstny), Xandro Meurisse e Michael Gogl (Alpecin-Deceuninck), Simon Geschke (Cofidis), Valentin Ferron (TotalEnergies), Fabio Felline (Astana Qazaqstan Team), Connor Swift (INEOS Grenadiers) e Clément Venturini (AG2R Citroën Team). Un gruppo molto folto che tuttavia, anche piuttosto ovviamente, non riesce a trovare l’intesa.

Tra i più attivi ci sono Küng, Van Aert e Voisard, mentre dietro è il Team DSM a voler tenere sotto controllo la corsa, che nel frattempo ha iniziato la salita del Passo della Furka. Il distacco oscilla così regolarmente intorno ai trenta secondi, con i quali sono poi in 18 a riuscire a scollinare, mentre gli altri sono ormai tutti ripresi dal gruppo. Su Gorka Izagirre, Krists Neilands, Yannis Voisard, Hugo Houle, Rui Costa, Ewen Costiou, Neilson Powless, Stefan Küng, Matteo Sobrero, Quinn Simmons, Marc Hirschi, Antonio Tiberi, Sergio Higuita, Wout Van Aert, Pascal Eenkhoorn, Oier Lazkano, Christopher Juul-Jensen e Michael Gogl riesce poi a riportarsi, in vista della salita successiva del Passo dell’Oberalp, anche Marco Haller, abile a cogliere i segnali di un gruppo che non vuole più spingere per lanciarsi all’inseguimento da solo al momento giusto, prima che il vantaggio salga troppo.

Quando i compagni di Romain Bardet si spostano, i fuggitivi riescono a guadagnare un massimo di 3’30” prima che la Ag2r Citroën inizi a controllare già nella salita, per poi oscillare intorno a quel distacco anche nelle fasi successive, che vede la corsa stabilizzarsi. Mentre il gruppo mantiene un ritardo di circa tre minuti e mezzo, in vista degli ultimi 40 chilometri di corsa allunga Simmons, portandosi dietro Van Aert e Kung. Su di loro riescono a riportarsi anche Houle, Costa, Powless, Küng, Sobrero, Hirschi, Tiberi, Higuita, Eenkhoorn, Lazkano e Gogl. Questa accelerazione respinge il gruppo ad oltre quattro minuti al momento del passaggio dal traguardo volante, conquistato da Van Aert.

All’inizio della salita finale del Passo dell’Albula anche Haller si riaggancia agli attaccanti, mentre il gruppo, in testa al quale si sono portati gli Inoes Grendadiers e gli Astana Qazqstan, recupera una trentina di secondi. Proseguendo nell’ascesa, dalla testa della corsa si staccano Haller, Eenkhoorn e Hirschi. A 25 chilometri dalla conclusione, mentre il gruppo ha un ritardo di tre minuti, Lazkano prova quindi ad andare all’attacco, ma il suo tentativo viene presto annullato. L’azione successiva è portata da Powless, su cui si riportano Lakzano, Rui Costa e Tiberi; lo spagnolo, però, è costretto ad alzare presto bandiera bianca.

Dietro, intanto, è Felix Gall (Ag2r Citroën) a chiedere ai suoi compagni di alzare l’andatura, finendo per frazionare il gruppo principale. Quando la Maglia Gialla alza il ritmo, sulla sua ruota restano solo Juan Ayuso (UAE Team Emirates), Wilco Kelderman (Jumbo-Visma), Pello Bilbao (Bahrain Victorious) e Romain Bardet (Team DSM), mentre Mattias Skjelmose Jensen (Trek-Segafredo) e Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep) appaiono un po’ in difficoltà. I primi big si avvicinano a un minuto dagli attaccanti, e a quel punto Ayuso prova ad accelerare. Lo spagnolo fa subito la differenza e si avvicina rapidamente al terzetto al comando, dove Powless, dopo un paio di tentativi di allungo, si stacca una volta che Tiberi alza il ritmo.

Sull’italiano e su Rui Costa si riporta però come un fulmine Ayuso, che a poco più di due chilometri dalla vetta accelera ulteriormente, rimanendo da solo. Il corridore della UAE Team Emirates guadagna terreno sia sui due ex fuggivi che sul drappello Maglia Gialla, dove rimangono in tre perché anche Bardet si stacca. Il 20enne scollina dunque con 30″ di margine su Tiberi e Costa, 55″ su Gall, Bilbao e Kelderman e 1’05” su Skjelmose Jensen, mentre Evenepoel transita al GPM pochi secondi più dietro. Il belga, però, non riesce a chiudere il gap sui corridori davanti, cosa che invece riesce a Skjelmose Jensen, che assieme a Uran e Bardet rientra su Gall, Bilbao e Kelderman.

Nella prima parte della discesa, questo drappello riassorbe anche Tiberi e Costa, mentre Ayuso è ormai imprendibile, con lo spagnolo che può dunque prendersi pochi rischi in discesa ed esultare sul traguardo di La Punt per il suo secondo successo stagionale. Alle sue spalle, Skjelmose Jensen regola il drappello degli inseguitori a 54″, guadagnando 6″ di abbuono su Gall e altri 4″ per un buco, tornando così in Maglia Gialla, mentre Evenepoel conclude a 1’20” dal vincitore.

Risultato Tappa 5 Giro di Svizzera 2023

Classifiche Giro di Svizzera 2023

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