Giro dei Paesi Baschi 2024, Mattias Skjelmose ammette la sconfitta: “Mi sono mancate le gambe nel finale, non è il risultato che volevamo”

Un buon terzo posto finale tuttavia non privo di rimpianti per Mattias Skjelmose al Giro dei Paesi Baschi 2024. Partito stamattina con indosso la maglia di leader, il danese si è dovuto arrendere alla coppia che ha concluso in testa questa sesta e ultima tappa, con Juan Ayuso (UAE – Emirates) vincitore della classifica generale, secondo di tappa e, viceversa, Carlos Rodriguez (INEOS – Grenadiers) secondo in generale e trionfatore sotto il traguardo di Eibar. Un ribaltone che con la sua Lidl – Trek ha provato strenuamente ad evitare, ma è finito nella morsa della UAE Team Emirates che ha costretto il team a lavorare molto presto, spendendo energie preziose.

Nessuna recriminazione comunque riguardo i compagni, con in particolare Fabio Felline, Julien Bernard, Andrea Bagioli e Tao Geoghegan Hart che hanno condotto il gruppo nei momenti chiave, ricevendo ben poco aiuto dalle altre squadre, se non dalla Bora – hansgrohe per un tratto non proprio lunghissimo. “Sono convinto che la squadra oggi abbia lavorato in maniera perfetta – commenta il corridore danese ai nostri microfoni – non avremmo potuto fare nulla di meglio. Mi sono mancate le energie nel finale purtroppo”.

Tappa troppo dura quella di oggi per il 23enne di Copenhagen, che già sul penultimo GPM, quello di Izua, aveva faticato a rispondere agli attacchi di Ayuso, ma che solo sulla salita di Urkaregi ha ceduto definitivamente ai ripetuti scatti del duo spagnolo: “Oggi Carlos Rodriguez ha fatto una corsa incredibile. mi ha anche aiutato a rientrare quando mi sono staccato la prima volta, anche se non era dovuto. È stata una gran cosa da parte sua e sono davvero contento che abbia vinto. Io purtroppo non avevo più le gambe quando sono ripartiti, ma ho lottato fino alla fine, ho mostrato la grinta e questa è la cosa che conta di più”.

Un terzo posto che, pur lasciando l’amaro in bocca, fa ben sperare per il futuro del campione nazionale danese, che conclude l’intervista sottolineando gli aspetti positivi di questo risultato: “Sono ovviamente contento di aver chiuso la corsa sul podio, è stata una buona settimana e, anche se alla fine non abbiamo ottenuto quello che speravamo, è comunque un podio in una corsa WorldTour”. Schivate anche le polemiche per aver subito nel finale la volata di Marc Soler, chiudendo così la tappa in quarta posizione, mancando l’abbuono che gli avrebbe permesso di terminare la corsa in seconda posizione. “Non voglio commentare quel che è successo – risponde al riguardo – Sono sempre stato corretto con Marc, penso che dobbiamo parlare di questa cosa privatamente”.

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