Dwars Door Vlaanderen 2022, Mathieu Van Der Poel: “Sono molto contento, ho lavorato duro per tornare al mio livello e arrivare alle classiche”

Secondo successo alla Dwars Door Vlaanderen per Mathieu Van Der Poel. Dopo aver già conquistato la classica belga nel 2019, il fenomeno neerlandese si è ripetuto anche quest’oggi al termine di una gara corsa all’attacco negli ultimi 70 chilometri, quando il 27enne si è mosso sul Berg Ten Houte assieme ad altri cinque uomini, dando vita così all’azione decisiva. Il corridore della Alpecin-Fenix è poi riuscito a tenere sotto controllo abbastanza bene la situazione nel finale, quando gli altri attaccanti hanno provato a sorprenderlo e ad anticiparlo, ma il classe 1995 ha dimostrato una gran gamba andando a chiudere su molti attacchi, l’ultimo dei quali ha permesso a lui e a Tiesj Benoot (Jumbo-Visma) di presentarsi assieme sul rettilineo conclusivo, dove in volata non c’è stata storia.

Sono molto contento, ho lavorato molto duro per tornare al mio livello e arrivare alle classiche. Sono molto contento di aver vinto oggi”, ha dichiarato ai nostri microfoni Van Der Poel, che naturalmente guarda già al grande appuntamento di domenica prossima: “[Il Giro delle Fiandre] sarà una corsa diversa, oggi penso di essere andato bene ma non ero al mio meglio. Spero di recuperare perfettamente entro domenica, avrò bisogno di essere nella forma migliore per essere in grado di lottare per la vittoria. Penso che ci sia abbastanza tempo per recuperare da ora fino a domenica. Ora farò alcuni giorni più tranquilli per riposare ed essere pronto”.

Il 27enne ha poi parlato del finale, dove gli altri attaccanti hanno provato ad anticiparlo: “È stato difficile gestire [il finale]. Non ero molto preoccupato dei gruppi alle nostre spalle perché la cooperazione è stata molto buona nel gruppo di testa, e anche l’andatura è stata molto alta, quindi era quasi impossibile colmare il divario. Poi nel finale è stato difficile controllare, sapevo che [gli altri] avrebbero guardato me, quindi ho solo provato a fare il necessario e a concentrarmi sullo sprint“.

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