Parigi-Roubaix 2024, il lancio del cappellino a Mathieu van der Poel? “Un gesto involontario” dice la donna

La donna che ha lanciato un berretto a Mathieu van der Poel reagisce alle critiche. Un gesto assurdo quello che tutti abbiamo visto e commentato, che ha rischiato di sconvolgere una giornata di festa e la grande prestazione del campione del mondo, ma che la donna spiega non essere stato volontario. Invitata ad un evento VIP a bordo strada, la donna è stata rapidamente identificata e lei stessa aveva fatto sapere di volersi presentare agli organi preposti per spiegare le sue ragioni. Colpita inevitabilmente anche dall’odio social, che come spesso accade va oltre il fatto stesso, la donna fa sapere che quanto successo

“È stato un gesto involontario”, spiega la donna a Het Nieuwsblad, aggiungendo comunque di essere “pronta ad assumersi le proprie responsabilità”. Dopo il suo gesto, la donna ha ricevuto una ondata di reazioni rabbiose sui social network e ora si sente perseguitata, ha dichiarato ai media, “presa inutilmente in una tempesta a causa di un gesto sfortunato, dopo un pomeriggio di festa lungo il pavé”.

Confermando di non aver “deliberatamente” gettato il cappellino sulla ruota di Van der Poel, si è comunque dichiarata pronta ad “assumersi la responsabilità” in caso la questione arrivi ufficialmente davanti a un tribunale. In particolare, il CPA, tramite in particolare la sua versione francese “L’Union nationale des cyclistes professionnels (UNCP)” vuole presentare una denuncia contro la donna. Quest’ultima ha fatto sapere dunque di voler incontrare il sindacato per spiegare l’accaduto, accompagnata dal suo avvocato, ribadendo di non aver mai avuto intenzione di mettere deliberatamente in pericolo qualcuno.

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