Deceuninck-QuickStep, Fabio Jakobsen confessa: “Proposi di cambiare Sabatini con Mørkøv”

Fabio Jakobsen è senza dubbio tra i velocisti più interessanti della nuova generazione. Il neerlandese, che compirà 24 anni il prossimo agosto, ha convinto con la maglia della Deceuninck-Quick-Step fin dal passaggio al professionismo due anni fa vincendo quasi all’esordio la Nokere Koerse. Passista dotato di uno spunto veloce da campione puro, ha già vinto molte corse in questi due anni e mezzo, ultima delle quali è GP Jean-Pierre Monseré lo scorso otto marzo. In una realtà così competitiva non è stato però affatto facile emergere, dovendo farsi largo tra campioni del calibro di Fernando Gaviria ed Elia Viviani.

Al Podcast de Polder ha raccontato un aneddoto riguardo il clima competitivo tra i velocisti della squadra, nato parzialmente anche dopo che durante un allenamento riuscì a battere Viviani di mezza ruota. Un episodio che segnò l’inizio di una sana rivalità interna, portando comunque ad alcuni dissapori: “Non ho mai avuto alcun problema con Viviani, ma l’ho avuto con il suo ultimo uomo Sabatini. Poiché Sabatini non era bravo, avevo proposto di cambiarlo con Michael Mørkøv. L’ho fatto con buone intenzioni, ma Sabatini non mi ha parlato per sei mesi. Alla fine gli ho solamente inviato un messaggio”.

Si tratta di scene abbastanza comuni alla Deceuninck-Quick-Step: “Siamo una squadra piena di galli” ammette, aggiungendo: “Anche i gregari vogliono mettersi alla prova ogni tanto e a loro volta possono provare ad essere il capo. Siamo una squadra piena di maschi alfa… Io non sono davvero un gallo, credo. Ma vorrei esserlo”.

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