Cofidis, Wesley Kreder costretto a chiudere la stagione per una miocardite: “Sono andato a letto normalmente e il giorno dopo mi sono svegliato in ospedale. Ora sto bene, sono felice di essere vivo”.

Wesley Kreder costretto ai box a tempo indeterminato a seguito di un grave problema di salute. Il 32enne neerlandese ha infatti avuto un problema cardiaco mentre si trovava nella sua casa nella notte tra il 28 e il 29 agosto, ma la sua squadra, la Cofidis, ha reso noto solo ora quanto accaduto al proprio corridore due settimane fa. Soccorso dai parenti e trasportato in ospedale a Eindhoven, a Kreder è stata riscontrata una miocardite, un’infiammazione del muscolo cardiaco, che l’ha costretto a restare ricoverato per alcuni giorni per riprendersi ed essere sottoposto ad esami e test. Tornato a casa il 6 settembre, il classe 1990 è ora monitorato da un cardiologo e dai medici della formazione transalpina, con i quali si è deciso di chiudere anticipatamente la stagione in attesa di capire come evolverà la situazione e se e quando il neerlandese potrà tornare a correre.

Sono andato a letto normalmente il 28 agosto e il giorno dopo mi sono svegliato in ospedale – ha raccontato Kreder – È stato davvero strano ritrovarmi lì, a chiedermi cosa fosse successo e perché fossi arrivato a questo punto. Sono rimasto in ospedale per diversi giorni per sottopormi a una serie di test e per riprendermi bene prima di tornare a casa. Adesso mi sento bene, è difficile pensare di aver avuto una crisi cardiaca due settimane fa. Ho iniziato a passeggiare fuori, continuo a riposarmi, a prendermi cura dei miei due figli. Ho ancora bisogno di tempo per riprendermi. Ma i medici non hanno detto che non posso più tornare in sella e spero di riuscire a pedalare entro una o due settimane. Tuttavia, è troppo presto per parlare del futuro“.

“Vorrei ringraziare profondamente i miei cari, in particolare la mia compagna e i miei suoceri, che mi hanno sostenuto in questo calvario, e le équipe mediche che mi hanno curato – ha proseguito il 32enne – Grazie anche allo staff del team Cofidis e a Cédric Vasseur, che sono sempre stati al mio fianco e mi hanno sostenuto in questi momenti difficili. Ora non è il momento di pianificare ma di riprendersi bene. Sono felice di essere vivo“.

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