Vuelta a España 2023, la fuga premia Jesus Herrada! 10° Filippo Ganna, calma piatta tra i big

Jesus Herrada conquista l’arrivo in salita di Laguna Negra alla Vuelta a España 2023. Il corridore della Cofidis, al terzo successo in carriera nel GT spagnolo, faceva parte della fuga di 26 che ha caratterizzato la giornata e che è arrivata a giocarsi la vittoria al termine dell’undicesima tappa, con il 33enne che si è quindi imposto davanti a Romain Gregoire (Groupama-FD) e Andreas Kron (Lotto Dsnty) grazie a un allungo negli ultimi 300 metri. Quinta piazza per Geraint Thomas (Ineos Grenadiers), che, non ancora al meglio, non è riuscito a sfruttare il gran lavoro svolto dal compagno di squadra Filippo Ganna sull’ascesa finale, con il verbanese che ha poi chiuso al decimo posto.

Nel gruppo, giunto all’arrivo con un ritardo di quasi sei minuti, i big non si sono dati battaglia se non negli ultimissimi metri, quando Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep) ha provato uno scatto al quale tutti gli altri uomini di classifica hanno però risposto senza particolari problemi. Non si registrano così distacchi all’arrivo e non cambia la graduatoria generale, che vede sempre al comando Sepp Kuss (Jumbo-Visma) con 26″ di vantaggio su Marc Soler (UAE Team Emirates) e 1’09” sul belga.

Il video dell’arrivo

Il racconto della corsa

La tappa prende ufficialmente il via con qualche chilometro di ritardo rispetto alla tabella di marcia a causa di un problema meccanico nel quale incappa Luis Leon Sanchez (Astana Qazaqstan) durante il breve tratto di trasferimento. Quando lo spagnolo è vicino a rientrare in gruppo, si verificano invece una caduta che coinvolge Juan Ayuso (UAE Team Emirates) e Felix Engelhardt (Team Jayco AlUla) e una foratura di François Bidard (Cofidis); bisogna dunque attendere il rientro dei corridori incidentati prima di dare il via ufficiale, che avviene dopo aver percorso cinque chilometri di gara. Bisogna però aspettarne altri sette prima di registrare un attacco, che viene portato da Sean Quinn (EF Education-EasyPost), ma il tentativo del corridore statunitense viene subito annullato da un gruppo che continua a viaggiare a forte andatura.

Non hanno perciò successo nemmeno gli attacchi di un drappello di sei uomini e quello in solitaria di Jason Osborne (Alpecin-Deceuninck), con il plotone che resta compatto dopo aver percorso 30 chilometri. Provano poi ad evadere Rune Herregodts (Intermarché-Circus-Wanty), Dorian Godon (Ag2r Citroen), Kenny Elissonde (Lidl-Trek) e Elie Gesbert (Team Arkéa-Samsic), ma anche la loro avventura dura poco, così come quelle di Jonathan Caicedo (EF Education-EasyPost), Paul Lapeira (Ag2r Citroen) e Larry Warbasse (Ag2r Citroen). Alla fine, dopo quasi 60 chilometri e una prima ora di gara percorsa a una media di 47,7 km/h, riesce finalmente ad avvantaggiarsi un drappello, composto da ben 26 unità.

A farne parte sono Geraint Thomas e Filippo Ganna (Ineos Grenadiers), Rudy Molard, Lewis Askey e Romain Grégoire (Groupama-FDJ), Jonathan Caicedo e Andrea Piccolo (EF Education-EasyPost), Paul Ourselin e Alan Jousseaume (TotalEnergies), Dorian Godon, Nicolas Prodhomme e Damien Touzé (Ag2r Citroen), Jacopo Mosca e Otto Vergaerde (Lidl-Trek), Jose Manuel Diaz, Eric Fagúndez e Pelayo Sánchez (Burgos-BH), Luis León Sánchez (Astana Qazaqstan), Jesús Herrada (Cofidis), Jorge Arcas (Movistar), Andreas Kron (Lotto Dstny), Łukasz Owsian (Team Arkéa-Samsic), Joel Nicolau (Caja Rural-Seguros RGA), Jan Maas (Team Jayco AlUla), Julius Johansen (Intermarché-Circus-Wanty) e Sean Flynn (Team dsm-firmenich).

Il gruppo, dove a portarsi davanti è la Jumbo-Visma, rallenta e concede subito più di due minuti di margine a questi attaccanti, che in seguito vedono il loro gap salire e stabilizzarsi sui 4’20”. Dietro, infatti, non sembra esserci l’intenzione di andare a chiudere sui battistrada, e infatti il margine sale ancora nei chilometri successivi, che scorrono senza particolari eventi, arrivando a sfiorare i sei minuti ai -25 dalla conclusione. Con la certezza ormai che a giocarsi la vittoria saranno i fuggitivi, Johansen prova ad allungare poco dopo lo sprint intermedio di Vinuesa, ma il danese viene rapidamente ripreso dagli altri. Con la strada che inizia a salire, ci prova quindi Ourselin, che riesce invece a prendere una ventina di secondi di margine, mantenendo tale gap all’inizio ufficiale della salita di La Laguna Negra.

Alle sue spalle, però, Ganna si porta in testa al drappello inseguitore e inizia a imporre un ritmo molto alto, che mette in difficoltà tanti corridori e nel giro di poco annulla il vantaggio di Ourselin, che viene riassorbito a 4800 metri dal traguardo. Al verbanese, che prosegue con la sua andatura micidiale, riescono a rimanere agganciati solo il compagno di squadra Thomas, Molard, Gregoire, Caicedo, Prodhomme, Herrada, Kron e Sanchez, e questi nove arrivano praticamente tutti assieme fino a 1500 metri dall’arrivo, quando la pendenza si fa più dura e Ganna esaurisce il proprio lavoro. Subito, quindi, prova a partire Caicedo, ma Thomas va a chiudere su di lui, portandosi dietro tutti gli altri.

L’ecuadoriano ci riprova appena dentro l’ultimo chilometro e, questa volta, riesce a prendere un po’ di margine, ma a causa pendenze impegnative si pianta, mentre dietro Thomas si impegna per provare nuovamente a riportarsi su di lui. Caicedo riesce a resistere fino a 300 metri dal traguardo, quando Herrada piazza l’allungo decisivo; Kron e Gregoire provano a chiudere sul corridore della Cofidis, ma lo spagnolo resiste e conquista la tappa davanti al transalpino e al danese. Il gruppo, invece, affronta la salita ad andatura regolare, con la Soudal-QuickStep a imporre quasi un blocco occupando tutta la sede stradale. Solo Cian Uijtdebroeks (Bora-hansgrohe) e Hugh Carthy (EF Education-EasyPost) provano a muoversi, mentre nel finale Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep) tenta un allungo, ma gli altri uomini di classifica reagiscono e arrivano tutti assieme con quasi sei minuti di ritardo dal vincitore.

Risultato Tappa 11 Vuelta a España 2023

Classifiche Vuelta a España 2023

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