Caso Froome, Tony Martin contro l’UCI: “La nostra credibilità è in pericolo, usati due pesi e due misure”

Tony Martin a gamba tesa sul Caso Froome. Il tedesco aspetta l’intera giornata, nella quale ha probabilmente riflettuto a lungo sulla questione, ma nella serata di ieri ha pubblicato sui suoi social un post in cui si definisce “molto arrabbiato” per quanto successo. Non tanto contro Chris Froome, sulla cui positività sostanzialmente non si esprime, né in un senso né nell’altro, ma contro l’UCI, che giudica abbia usato “due pesi e due misure” in questa circostanza.

“Altri atleti sono stati sospesi immediatamente dopo un test positivo – scrive il tedesco – A Froome e alla sua squadra è stato invece dato il tempo di spiegarsi. Non so se ci sono stati altri casi simili nel passato recente. È uno scandalo e quantomeno non sarebbe dovuto essere autorizzato a correre il Mondiale“.

L’impressione del pluricampone del mondo a cronometro è che “ci siano accordi dietro le quinte per uscire da questa situazione”, anticipata da Le Monde e The Guardian prima che UCI e Sky confermassero la notizia con i loro comunicati ufficiali. Una situazione che considera dunque “possa mettere in pericolo” la lotta al doping visto che ci si può interrogare sul fatto che “lui e la sua squadra possano ricevere un trattamento speciale”.

Per questo Tony Martin chiede al massimo organismo mondiale maggiore chiarezza al riguardo. “Abbiamo bisogno di un approccio coerente e trasparente da parte dell’UCI – conclude – Quel che sta succedendo ora è incoerente, poco limpido, non professionale e ingiusto”.

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