Bora-hansgrohe, Danny van Poppel non si sente attratto dalle classiche: “Lasciatemi godere gli sprint”

Danny van Poppel non ha intenzione di uscire dalla sua “comfort zone”. Il portacolori della Bora – Hasgrohe si è presentato nel mondo del ciclismo come sprinter, per poi convertirsi al ruolo di ultimo uomo (è stato, per esempio, fondamentale nelle due vittorie di tappa ottenute da Sam Bennett alla Vuelta a España 2022) e adesso non ha intenzione di abbandonare questo ruolo. Se molti corridori con le sue caratteristiche maturano il desiderio di mettersi alla prova anche nelle grandi classiche, il neerlandese, come raccontato a WielerFlits, non sembra avere la stessa ambizione, nonostante in molti lo spingano in questa direzione.

“Faccio parte del gruppo delle classiche della squadra – ha dichiarato il classe 1993 – Mi piacciono alcune classiche, ma non ho mai sentito una vera connessione con queste corse […] Kuurne – Bruxelles – Kuurne e Gand – Wevelgem sono adatte ai velocisti e mi piace il Fiandre perché è così importante, ma una Parigi – Roubaix? Tutti dicono che io potrei essere in grado di vincerla, ma ad essere onesto non mi piace così tanto. Lasciatemi godere gli sprint“.

“Forse avrei potuto passare alle classiche – ha aggiunto il nativo di Moergestel – ma sono ancora troppo velocista per andarmene nel finale con corridori come Dylan van Baarle. Quindi rimango legato alla mia specialità. Mio padre ha sempre detto: ‘se c’è qualcosa in cui sei bravo, devi sempre concentrarti su quello e niente altro“.

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