Bora-Hansgrohe, Matthew Walls fermato da sindrome post-commozione celebrale: “Il dolore si è trascinato per circa sei settimane”

Matthew Walls è stato protagonista di un lento e faticoso recupero. Il portacolori della Bora – Hangrohe, infatti, è rimasto a lungo ai box per colpa della brutta caduta in cui è occorso durante i Giochi del Commonwealth 2022. Se inizialmente non sembravano esserci conseguenze troppo gravi, la ripresa si è poi rivelata più impegnativa del previsto. Come ha raccontato lui stessi a CyclingWeek, infatti, il campione olimpico dell’omnium di Tokyo 2020 ha sofferto per una sindrome post-commozione celebrale e che ha particolarmente rallentato il suo ritorno alla normalità, rimandando al 2023 il suo rientro alle competizioni.

“È stato molto strano – ha raccontato il classe 1998 – perché i primi giorni dopo la caduta stavo bene e non avevo ferite. Ma poi quando sono tornato a casa ho sofferto molto. Il dolore si è trascinato per un tempo lunghissimo, circa sei settimane, prima che io stessi bene e non avessi più nessun sintomo della concussione”.

Soprattutto i rumori forti erano veramente noiosi per me – ha aggiunto il nativo di Manchester – Quando uscivo per i miei venti minuti di camminata, sentire le macchine che arrivano da dietro non mi facevano stare bene. Volevo tornare in casa. Mi sentivo stordito molto facilmente. Guardavo la televisione per dieci minuti e mi venivano le vertigini o il mal di testa, quindi dovevo spengere. Lentamente la vita è tornata normale, ma c’è voluto molto tempo”.

Passati i sintomi, anche il ritorno in bicicletta non è stato semplice con le prime pedalate che si sono rivelate molto complicate per il vincitore del Gran Piemonte 2021: “Ero agitato. Stavo pedalando ma mi sentivo scomodo. Provare a pedalare dritto per le prime ore è stato difficile: mi sentivo traballante”.

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