Tour de France 2023, Philipsen ‘intimidisce’ Eenkhoorn durante la 18ª tappa? Il belga: “Nulla di inappropriato”. E la giuria non prende provvedimenti

Un episodio controverso quello accaduto nel corso della 18esima tappa del Tour de France 2023. A poco meno di 80 chilometri dal traguardo di Bourg-en-Bresse, lungo il secondo GPM di giornata, Pascal Eenkhoorn (Lotto Dstny) decide di accelerare per provare a riportarsi sui tre fuggitivi, lontani solo mezzo minuto. Sulla ruota del 26enne si porta però subito Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck), evidentemente intenzionato a non lasciare che qualcuno si unisca alla fuga per poter tenere meglio sotto controllo la corsa assieme alla sua squadra e fare in modo che si arrivi in volata. La Maglia Verde, però, non si limita a scoraggiare dall’attacco il neerlandese restando alla sua ruota, ma si porta davanti a lui e lo chiude leggermente verso sinistra, costringendolo a frenare per non finire fuori strada.

Il belga sembra anche urlare qualcosa a Eenkhoorn, che è così costretto a desistere dal suo attacco, anche se il corridore della Lotto Dstny ci riproverà qualche chilometro più tardi, riuscendo ad agganciarsi alla fuga e concludendo alla fine al secondo posto alle spalle di Kasper Asgreen (Soudal-QuickStep). L’atteggiamento di Philipsen è però apparso un po’ troppo intimidatorio, per alcuni anche da bullo, e ha fatto parecchio discutere, con gli stessi protagonisti dell’episodio a parlarne al termine della tappa.

Non voleva che attaccassi, ma non sono qui per fare una volata di gruppo – ha dichiarato Eenkhoorn a Wielerflits Ha provato a portarmi fuori strada, non avrebbe dovuto farlo. Gliel’ho detto anche io: ‘Stai sulla mia ruota, ma non fare un tale spettacolo’. Penso che fosse un po’ infastidito“.

Philipsen si è però difeso, ritenendo di non aver fatto nulla di sbagliato: “Non ho usato il gomito o altro – le parole del belga, sempre a WielerflitsHo solo accelerato e mi sono messo davanti a lui, quindi non credo di aver fatto una manovra sbagliata o di aver fatto qualcosa di inappropriato. Volevo solo chiarire che volevamo arrivare in volata e che andavamo bene con quei tre davanti”.

Un pensiero, quello della Maglia Verde, che è stato evidentemente condiviso dalla giuria della Grande Boucle, dato che nel tradizionale comunicato post-tappa non c’è traccia di richiami, multe o penalizzazioni nei confronti del corridore della Alpecin-Deceuninck, già finito sotto la lente di ingrandimento a inizio Tour per alcune volate un po’ al limite.

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