Parigi-Roubaix 2024, ennesima impresa di Mathieu van der Poel! Alpecin dominatrice: 2° Jasper Philipsen, 6° Gianni Vermeersch

Mathieu van der Poel si prende anche la Parigi – Roubaix 2024. Il campione del mondo si regala un altro capolavoro domando la Regina delle Classiche con un allungo a 60 chilometri dalla conclusione, appena iniziato il settore di Orchies. Dopo aver fatto lavorare i compagni per tenere chiusa la corsa e facendo esplodere il gruppo sin dai primi tratti di pavé, il leader della Alpecin – Deceuninck compie un’altra impresa con una cavalcata solitaria che lo vede staccare tutti di tre minuti, il distacco con cui il suo compagno Jasper Philipsen si prende la seconda posizione regolando in volata Mads Pedersen (Lidl-Trek) e Nils Politt (UAE Team Emirates), che aveva seguito operando una selezione rispetto al resto del gruppo nel settore di Mons-en-Pévèle.

Il video dell’arrivo

Il racconto della corsa

La prima fuga parte dopo circa 20 chilometri di gara con Per Strand Hagenes (TVL), Rasmus Tiller (UXM), Kasper Asgreen (SOQ), Marco Haller (BOH), Liam Slock (LTD), Gleb Syritsa (AST) e Kamil Malecki (Q36) che prendono subito una manciata di secondi di vantaggio sul gruppo dal quale evadono poco dopo Dusan Rajovic (Bahrain Victorious) e Dries de Bondt (Decathlon Ag2r La Mondiale). Il primo colpo di scena avviene in questa fase, con una caduta che coinvolge diversi corridori, tra cui Nils Politt e Tim Merlier, che ripartono acciaccati, nonché Alberto Bettiol, Jonathan Milan ed Elia Viviani con questi ultimi due costretti al ritiro. Dopo la prima ora di corsa, disputata alla vertiginosa media di 54,1 km/h, la situazione vede ancora i sette uomini al comando vantare 35” sulla coppia all’inseguimento e circa 1’30” sul gruppo, di nuovo lanciato grazie all’azione di Alpecin-Deceuninck e Lidl-Trek, che non lascia fare.

Bisogna arrivare al chilometro 80 per vedere il ricongiungimento tra i due gruppi al comando che devono ora gestire sempre circa 1’30” sul gruppo. Si arriva così al primo settore in pavé di Troisvilles – Inchy con il gruppo in lunga fila indiana guidato dagli Alpecin-Deceuninck a protezione di Van der Poel. Nel secondo settore di pavé si stacca Syritsa, fuggitivo già in difficoltà da qualche chilometro, mentre nel terzo il divario tra fuggitivi e gruppo scende per la prima volta sotto il minuto. Complice il vento laterale, il gruppo comincia a spezzarsi in più tronconi, con non più di 40 uomini che restano nel primo drappello, che vede sempre Van der Poel nelle primissime posizioni. Diversi big cominciano quindi ad alzare bandiera bianca, tra cui Christophe Laporte (Visma|Lease a Bike), sfiancati dal ritmo forsennato della Alpecin – Deceuninck, compatta al comando.

In vista dei settori più attesi davanti provano a portarsi anche Lidl – Trek e Groupama – FDJ, ma è evidente come sia la formazione belga ad avere le chiavi della corsa. A presentarsi in testa alla Foresta di Arenberg sono dunque Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck), Timo Kielich (Alpecin-Deceuninck), Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck), Edward Planckaert (Alpecin-Deceuninck), Gianni Vermeersch (Alpecin-Deceuninck), Per Strand Hagenes (Team Visma | Lease A Bike), Tim van Dijke (Team Visma | Lease A Bike), Mick van Dijke (Team Visma | Lease A Bike), Mads Pedersen (Lidl-Trek), Edward Theuns (Lidl-Trek), Mathias Vacek (Lidl-Trek), Stefan Küng (Groupama-FDJ), Lewis Askey (Groupama-FDJ), Laurence Pithie (Groupama-FDJ), John Degenkolb (Team dsm-firmenich PostNL), Madis Mihkels (Intermarché Wanty), Hugo Page (Intermarché Wanty), Jonas Abrahamsen (Uno-X Mobility), Rasmus Tiller (Uno-X Mobility), Søren Wærenskjold (Uno-X Mobility), Nils Politt (UAE Team Emirates), Tim Wellens (UAE Team Emirates), Thomas Pidcock (INEOS Grenadiers), Fred Wright (Bahrain Victorious), Kasper Asgreen (Soudal Quick-Step), Jordi Meeus (Bora Hansgrohe), Jordan Labrosse (Decathlon Ag2r La Mondiale Team), Stefan Bissegger (EF Education EasyPost), Harry Sweeny (EF Education EasyPost), Johan Jacobs (Movistar Team), Dries Van Gestel (TotalEnergies), Cedric Beullens (Lotto Dstny), Alec Segaert (Lotto Dstny), Liam Slock (Lotto Dstny), Yevgeniy Fedorov (Astana Qazaqstan Team) e Kamil Małecki (Q36.5 Pro Cycling Team).

Ad uscire in testa dalla tanto discussa chicane è Mads Pedersen (Lidl-Trek), con il quale restano solamente Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck), Mads Pedersen (Lidl-Trek) e Mick van Dijke (Team Visma | Lease A Bike), con Stefan Küng (Groupama-FDJ) e Laurence Pithie (Groupama-FDJ) a condurre l’inseguimento. Ad aiutare i corridori che seguono è la foratura di Philipsen, che porta ad un rallentamento davanti consentendo il rientro anche di Lewis Askey (Groupama-FDJ), Søren Wærenskjold (Uno-X Mobility), Nils Politt (UAE Team Emirates), Tim Wellens (UAE Team Emirates), Thomas Pidcock (INEOS Grenadiers), Jordi Meeus (Bora Hansgrohe), Stefan Bissegger (EF Education EasyPost) e Johan Jacobs (Movistar Team), mentre Philipsen è costretto ad inseguire.

Destino che toccherà poco dopo anche a Pedersen, anche lui vittima di una foratura. All’uscita dal settore da Wallers à Hélesmes, che vede il rientro anche di altri uomini, è Gianni Vermeersch (Alpecin-Deceuninck) a scattare. Subito con lui partono Kung e Politt e i tre guadagnano qualche prezioso secondo visto che tutti guardano Mathieu van der Poel, che ovviamente non può reagire allo scatto del compagno, che si rende conto troppo tardi dell’errore, smettendo di collaborare con gli altri due. Questo sorprendente terzetto guadagna così una trentina di secondi prima che a togliere le castagne dal fuoco alla Alpecin arrivi la Lidl – Trek di Mads Pedersen.

Rientrato sul gruppo grazie al lavoro di Vacek, ritrovando per strada anche Theusn, il danese cade nella trappola del team belga e chiede ai suoi di tirare, andando così a chiudere sul tentativo di Kung e Politt, ripresi a 67 chilometri dalla conclusione, in una zona di rifornimento fisso. Partono subito nuovi scatti, con Tim van Dijke (Visma|Lease a Bike) che non perde tempo, ma subito arriva la risposta di Vermeersch, pronto a riprendere il suo lavoro da stopper. Ci provano in questa fase anche Pithie e Wellens, ma non tarda ad arrivare quello che sarà il colpo del KO.

Appena iniziato il settore di Orchies Mathieu van der Poel alza il ritmo. Favorito dalla manovra di Vermeersch, si crea un buco che nessuno riesce a colmare ed è così che ha inizio il nuovo show del campione del mondo. Metro dopo metro il divario cresce e vano è il tentativo di Mads Pedersen di andare a chiudere. Preso nella morsa di Vermeersch e Philipsen, l’ex iridato non riesce mai a fare la differenza, così come Kung, Meeus e Degenkolb che cercano di muoversi con lui, ma senza trovare l’intesa per collaborare. I cinque secondi con cui MVDP conclude il settore sono 18 all’imbocco del settore successi, di Auchy-les-Orchies, ma ormai la crescita è esponenziale. Raddoppiatto all’uscita, il distacco raddoppia nuovamente, superando il minuto, all’inizio di Mons-en-Pévèle.

Mentre dietro vanno a scatti, complici le azioni da stopper dei compagni del battistrada, Mathieu van der Poel può spingere sui pedali senza pensare a niente altro, come piace a lui. Senza farsi domande il campione del mondo prosegue la sua accelerazione micidiale, pennellando le curve come se quei centesimi di secondo potessero fare la differenza e probabilmente è anche così. Ormai il suo è un assolo e l’accelerazione di Pedersen, con il quale restano solamente Kung, Pithie, Politt e Philipsen è ormai una battaglia per la seconda posizione, perché il gap è sopra i 90 secondi.

Una lotta dalla quale Pithie si autoesclude per una scivolata a trenta chilometri dalla conclusione, mentre Kung verrà tagliato fuori da uno scatto di Philipsen, rimasto sino a quel momento a ruota, verso la fine del Carrefour de l’Arbre. Con il belga restano tuttavia Pedersen e Politt, mentre alle loro spalle emerge anche Vermeersch, che dopo essere rimasto a sua volta a ruota per lungo tempo, scatta secco nel gruppo seminando tutti gli avversari con disarmante facilità. L’accelerazione del suo compagno davanti mette tuttavia la parola fine alle sue speranze di rientrare davanti e dovrà accontentarsi di rientrare sul corridore neozelandese,per poi superarlo in una volata senza storia. Non molto più combattuta, poco meno di un minuto prima, quella che consegna nuovamente la seconda posizione a Jasper Philipsen.

Ovviamente, non c’è volata per Mathieu van der Poel, che comincia i suoi festeggiamenti entrando nella città di Roubaix, potendo godere pienamente del boato del pubblico nel velodromo e dell’applauso ininterrotto che lo accompagna fino al momento di tagliare il traguardo in solitaria, scrivendo un’altra grande pagina di storia del ciclismo.

Risultato Parigi – Roubaix 2024

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio