I Numeri del 2019: Caleb Ewan e Greg Van Avermaet i capitani più decisivi. Bryan Coquard si riscopre tiranno

Quale squadra ha creato legami di assoluta dipendenza dal suo capitano e quale, invece, ha meglio suddiviso i propri successi? Il sesto appuntamento della rubrica “I Numeri del 2019” risponde proprio a questa domanda. Per farlo abbiamo passato al setaccio le vittorie di ciascuna delle 18 formazioni World Tour, alle quali abbiamo affiancato le 12 compagini Professional che hanno ottenuto il maggior numero di affermazioni nella scorsa stagione. Al conteggio totale è stata abbinata la quota dei componenti del team ad aver alzato le braccia al cielo almeno una volta e poi è stato isolato l’elemento che ha gioito nel maggior numero di occasioni. In questo modo siamo stati in grado di rintracciare il tasso di dipendenza dal capitano di turno e la capacità di fare imboscate su più terreni (o con più pedine) per ciascuno dei team analizzato.

Come abbiamo avuto modo di vedere attraverso l’analisi dei successi delle squadre, la corazzata Deceuninck-Quick Step è anche quella che ha mandato a bersaglio più pedine, 16 in tutto su un totale di 68 affermazioni. Il più continuo tra i Lupi è risultato essere Julian Alaphilippe: il vincitore della Sanremo e della Freccia Vallone ha messo assieme il 17,6% delle gioie del collettivo di Patrick Lefevere, a conferma di un mosaico variegato e nel quale – alle spalle dei nomi fortissimi – hanno saputo emergere anche altri tasselli. Più dipendente dal suo uomo di punta per le volate è stata la Jumbo-Visma, che ha ottenuto il 28,8% dei suoi trionfi del 2019 grazie allo spunto veloce di Dylan Groenewegen, il plurivittorioso dell’anno che pure ha visto calare la sua percentuale di incidenza di quasi il 15% rispetto a un anno fa. 

Al festival dei 37 assoli dell’Astana hanno invece partecipato in 13 (secondo score assoluto tra le migliori bande), con Alexey Lutsenko che si è confermato il primo soprano con una percentuale del 27%. Il dato interessante è quello prodotto dalla Bora-hansgrohe, che per merito dei suoi velocisti migliori, Sam Bennett e Pascal Ackermann, ha raccolto più della metà (26 su 49) dei successi stagionali. Basse sono invece le percentuali di dipendenza delle formazioni costruite per ben figurare nei Grandi Giri. Il vincitore del Tour de France, Egan Bernal, è stato l’uomo forte di un Team INEOS che con lui ha raccolto però solo il 19,2% delle vittorie totali, mentre la Movistar dei tanti (troppi?) capitani ha subito il fisiologico rallentamento di Alejandro Valverde nell’anno post Mondiale. Con la maglia iridata sulle spalle, e con una carta d’identità sempre più ingiallita, il murciano ha inevitabilmente portato in dote un bottino più esiguo rispetto al passato, pur confermandosi il migliore dei suoi (23,2%) al pari del vincitore del Giro d’Italia, Richard Carapaz.

Una volta passati in rassegna i collettivi più decorati, diventa semplice intuire come i singoli più determinanti appartengano a squadre meno vincenti. In una stagione con più bassi che alti, l’olimpionico Greg Van Avermaet ha regalato da solo metà delle portate del mesto ristoro del CCC Team, con 3 successi su 6. Di lignaggio più elevato è la performance di Caleb Ewan (Lotto Soudal), secondo in questa particolare graduatoria. La scelta del folletto aussie di trasferirsi nel team belga si è rivelata vincente: oltre ad avergli permesso di partecipare per la prima volta in carriera a un Grande Giro, lo ha visto infatti regalare ai suoi il 43,8% degli acuti, con un piatto arricchito dalle prodezze in serie tra Giro d’Italia e Tour de France. Completa il podio la coppia Dimension Data composta da Edvald Boasson Hagen e Giacomo Nizzolo (42,9%) davanti a quella della Sunweb formata da Cees Bol e Michael Matthews (Sunweb). Anche in questi casi, però, a fare la differenza è stata la mole risicata di vittorie collettive.

I nomi a sorpresa sono invece quelli di Benoit Cosnefroy, insospettabile punta di diamante di un’Ag2R La Mondiale in cui ha prodotto 5 dei 16 acuti in un anno in cui sono mancati terribilmente i capitani Romain Bardet e Pierre Latour, e di un Tadej Pogačar sfavillante da neopro in una squadra che presentava due velocisti che spesso hanno garantito la doppia cifra come Alexander Kristoff e Fernando Gaviria. Lo sloveno, grazie all’exploit della Vuelta, ha fatto meglio di entrambi collezionando 8 gemme che, da sole, pesano per il 27,6% sul fardello del complesso emiratino. Caso unico e particolare è invece quello della Katusha-Alpecin, la formazione meno vittoriosa e senza punti di riferimento. Le appena cinque vittorie annuali hanno infatti portato cinque firme diverse (Alex Dowsett, José Gonçalves, Nils Politt, Rick Zabel e Ilnur Zakarin), mentre un collettivo “democratico” si è dimostrato anche quello della Groupama-FDJ, dove Arnaud Démare, Stefan Küng, Thibaut Pinot e Marc Sarreau hanno partecipato in quota uguale alle fortune della squadra.

Infine uno sguardo alle Professional. Qui sono stati due i corridori a sfondare, in autonomia, la quota del 50% del totale di squadra. Il primo è ovviamente Mathieu van der Poel. L’asso del ciclocross ha rastrellato 11 delle 21 affermazioni della Corendon-Circus, ma il solo dato statistico non rende onore a una cavalcata che lo ha visto trionfare in due appuntamenti World Tour come Dwars door Vlaanderen e Amstel Gold Race. A sorpresa c’è però chi ha fatto meglio, anche in questo caso contribuendo a più di una vittoria ogni due dei suoi. È il caso di Enrique Sanz, artefice del 55,6% dei successi della Euskadi-Murias e, soprattutto, di un ritrovato Bryan Coquard, che ha regalato, da solo, il 61,8% di feste alla Vital Concept-B&B Hotels. Il collettivo più ricco di stoccatori è stato quello della Israel Cycling Academy, con 12 uomini a bersaglio davanti alla Androni Giocattoli-Sidermec, “ferma” a 11. Un quarto dei 32 guizzi della banda Savio porta la firma di Marco Benfatto, mentre da figliol prodigo Giovanni Visconti ha portato a Luca Scinto il 37,5% dei sigilli della sua Neri Sottoli-Selle Italia-KTM.

Rapporto vittorie Squadra/Capitano World Tour 2019

SQUADRA VITTORIE CICLISTI VINCENTI PLURIVITTORIOSO
Deceuninck-Quick Step 68 16 Julian Alaphilippe 12 (17,6%)
Jumbo-Visma 52 11 Dylan Groenewegen 15 (28,8%)
Bora-hansgrohe 49 12 Pascal Ackermann 13 (26,5%)
Sam Bennett 13 (26,5%)
Astana Pro Team 37 13 Alexey Lutsenko 10 (27%)
Mitchelton-Scott 35 11 Daryl Impey 6 (17,1%)
Matteo Trentin 6 (17,1%)
UAE Team Emirates 29 8 Tadej Pogačar 8 (27,6%)
Team INEOS 26 12 Egan Bernal 5 (19,2%)
Groupama-FDJ 24 8 Arnaud Démare 5 (20,8%)
Stefan Küng 5 (20,8%)
Thibaut Pinot 5 (20,8%)
Marc Sarreau 5 (20,8%)
Lotto Soudal 23 8 Caleb Ewan 10 (43,8%)
Movistar Team 21 9 Richard Carapaz 5 (23,8%)
Alejandro Valverde 5 (23,8%)
EF Education First 17 11 Daniel Martinez 3 (17,6%)
Bahrain-Merida 16 11 Sonny Colbrelli 3 (18,8%)
Mark Padun 3 (18,8%)
Ag2R La Mondiale 16 8 Benoit Cosnefroy 5 (31,2%)
Trek-Segafredo 12 9 Giulio Ciccone 2 (16,7%)
Bauke Mollema 2 (16,7%)
Mads Pedersen 2 (16,7%)
Team Sunweb 9 5 Cees Bol 3 (33,3%)
Michael Matthews 3 (33,3%)
Team Dimension Data 7 3 Edvald Boasson Hagen 3 (42,9%)
Giacomo Nizzolo 3 (42,9%)
CCC Team 6 2 Greg Van Avermaet 3 (50%)
Katusha-Alpecin 5 5 Alex Dowsett 1 (20%)
José Gonçalves 1 (20%)
Nils Politt 1 (20%)
Rick Zabel 1 (20%)
Ilnur Zakarin 1 (20%)

Rapporto vittorie Squadra/Capitano Professional 2019

SQUADRA VITTORIE CICLISTI VINCENTI PLURIVITTORIOSO
Androni Giocattoli-Sidermec 32 11 Marco Benfatto 8 (25%)
Israel Cycling Academy 29 12 Ben Hermans 5 (17,2%)
Krists Neilands 5 (17,2%)
Corendon-Circus 21 5 Mathieu van der Poel 11 (52,4%)
Cofidis, Solutions Crédits 20 7 Christophe Laporte 9 (45%)
Total Direct Energie 16 7 Niccolò Bonifazio 7 (43,8%)
Vital Concept-B&B Hotels 13 3 Bryan Coquard 8 (61,5%)
Delko Marseille Provence 12 6 Eduard-Michael Grosu 5 (41,7%)
W52/FC Porto 12 7 Joao Rodrigues 5 (41,7%)
Euskadi-Murias 9 4 Enrique Sanz 5 (55,6%)
Wanty-Gobert 8 7 Loic Vliegen 2 (25%)
Neri Sottoli-Selle Italia-KTM 8 5 Giovanni Visconti 3 (37,5%)
Riwal Readynez 8 5 Alexander Kamp 3 (37,5%)

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