Jayco-AlUla, Caleb Ewan ritrova il sorriso e la voglia: “L’obiettivo principale è tornare a vincere e ritrovare fiducia”

Caleb Ewan pronto a ripartire nel 2024. Dopo una stagione estremamente deludente con la maglia della Lotto Dstny, il tasmaniano ha deciso di tornare al Team Jayco-AlUla per affrontare la prossima stagione con l’obiettivo di tornare alla vittoria e ritrovare la fiducia in sé stesso che ha perso nell’ultimo periodo. Il team australiano può essere quello giusto per ritrovarsi e per far tornare a gioire lo sprinter classe ‘94 e l’inizio è stato dei migliori: dopo aver vinto il Criterium dei campionati nazionali australiani, il 29enne guarda ora con fiducia alla prima gara della stagione, il Tour Down Under, che si svolgerà dal 16 al 21 gennaio. 

“Sai, se iniziassi già a vincere in Australia, mi farebbe riacquistare davvero tanta fiducia e per un velocista, la fiducia è tanto importante – sottolineava Ewan dal ritiro del team a cyclingnews già nei giorni scorsi – Spero davvero in un ottimo inizio e di poter tornare in Europa con qualche vittoria e poi sì, se la stagione inizia bene, in un certo senso fa smuovere le acque. Se potessi guardare alla stagione e dire che sono stato uno dei migliori velocisti al mondo, allora sarei felice. Voglio tornare al livello in cui se a qualcuno chiedevi chi fosse il miglior velocista al mondo, anche se non rispondeva che ero io, ma comunque ero tra quelli presi in considerazione”. 

Guardandosi indietro su quello che non ha funzionato nell’ultimo anno con la Lotto Dstny ammette: “Non sono mai riuscito realmente a far partire la ruota e poi è tutto degenerato da lì. Fino probabilmente al Tour ero motivatissimo e anche andando al Tour ero molto fiducioso di quello che avrei potuto fare, considerando l’inizio della mia stagione. Ma penso che la squadra probabilmente non fosse così fiduciosa come me e l’ho sentito nel supporto che mi hanno dato in quel momento. Il fatto è che per vincere ai massimi livelli in questo modo hai davvero bisogno di una squadra al completo che si mobilita dietro di te…”

Il classe 1994 cerca comunque di vedere alcuni spiragli di positività: “Se dovessi comunque cercare di trovare qualche aspetto positivo dal Tour scorso, non ero così lontano dal ritmo dei migliori. Ho quasi vinto una tappa, quindi so che il mio livello è ancora abbastanza buono per vincere le gare più importanti del mondo. Ma ho bisogno di un nuovo inizio e di una squadra che sia entusiasta di avermi”.

Il tasmaniano dimostra di avere ancora una buona mentalità, spiegando che di non aver mai realmente pensato all’opzione di ritirarsi, anche se il fatto di non vincere sarebbe potuto diventare un problema: “Non sono il tipo di corridore che può continuare a correre senza vincere nulla. Il mio lavoro è vincere e una volta che smetto di vincere e non riuscirò più a vincere, allora il mio ruolo nel ciclismo sarà praticamente finito”. Nel caso in cui avesse continuato con la Lotto, aggiunge, “allora avrei semplicemente combattuto durante tutto l’anno, avrei fatto un altro anno e avrei visto come sarebbe andata”. 

Per concludere conferma che nel 2024 non farà il Tour de France, cosa che “rappresenta un cambiamento importante”, ma non si mostra dispiaciuto perché in questa annata bisogna “ricostruire e ritrovare le gambe. Per quanto lo riguardo dunque “l’obiettivo principale quest’anno è semplicemente quello di iniziare a vincere di nuovo e ritrovare la fiducia”. Non esclude comunque una partecipazione alla Grande Boucle per i prossimi anni, ma ci andrà quando si sentirà nuovamente “pronto per vincere tappe ed essere davvero competitivo”.

Malgrado l’assenza dalla Grande Boucle, ribadisce dunque di essere “contento di come è strutturato quest’anno”, con il ritorno al Giro d’Italia e probabilmente la Vuelta a España, oltre alla partecipazione alla Milano – Sanremo che lo ha già visto concludere due volte in seconda posizione. “Ho comunque degli obiettivi davvero grandi, quindi è tutto ciò di cui ho bisogno – aggiunge – Finché ho grandi obiettivi davanti a me e qualcosa per cui lavorare, allora sono felice”.

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