Milano-Sanremo 2024, Michael Matthews orgoglioso del suo secondo posto: “Sono sempre tra i migliori, spero un giorno di riuscire a vincerla”

Il secondo posto di Michael Matthews alla Milano-Sanremo 2024 è il miglior risultato dell’australiano in questa Monumento. Il corridore del Team Jayco-AlUla quest’oggi è stato battuto solamente da un velocissimo Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck), ma cerca comunque di vedere il bicchiere mezzo pieno, soprattutto dopo un avvio di stagione non dei migliori. Il rapporto di Matthews con la Classicissima è in qualche modo di amore-odio: in 11 partecipazioni alla Milano-Sanremo il 33enne di Canberra si è portato a casa due terzi, un quarto e un sesto posto, senza però riuscire mai a salire sul gradino più alto del podio di Via Roma. Il classe 1990 è oramai uno dei corridori più esperti in gruppo e spera un giorno di riuscire a conquistare questa mitica corsa.

Una settimana fa, dopo una Parigi-Nizza deludente, ti saresti mai immaginato di salire sul podio della Milano-Sanremo?
”No, onestamente no. In realtà non riuscivo bene a capire qual fosse la mia condizione dopo la Parigi-Nizza. La prima tappa in teoria era molto adatta a me ma non ero in forma, forse per il freddo. Se guardo a una settimana fa non ero nemmeno sicuro se avrei corso la Sanremo o no. Quindi essere sul podio qui, al secondo posto di pochissimo, non potevo chiedere di più a me stesso”.

Sul Poggio eri in buona posizione, come è andata la corsa da lì fino all’arrivo?
”Mi sono sentito molto bene sia sulla Cipressa che sul Poggio. Ho cercato di stare lontano dai problemi, anche se forse ho preso un po’ troppo vento in salita per essere sicuro di essere ben posizionato. Però quando sei lì da solo sai che sei tu che devi lavorare per te stesso e forse ho sprecato un po’ di energie. Tutto sommato sono comunque molto orgoglioso della mia prestazione e questo dimostra il lavoro e i sacrifici che ho fatto nell’off season per essere qui in ottima forma. Spero di continuare questo buon momento di forma anche nelle prossime corse”.

Che scelte tattiche hai fatto nella volata conclusiva?
”In realtà non cambierei nessuna delle scelte che avevo fatto. Forse avrei potuto chiudere maggiormente Philipsen contro le transenne, ma volevo vincerla in modo pulito e se lui è stato più veloce non c’era molto che potevo fare”.

Questa gara per te è stato più un rammarico, una soddisfazione o una sorpresa?
”Probabilmente un po’ tutte e tre le cose. Ero sorpreso di essere lì davanti nel finale, credo di essere soddisfatto del risultato, ma anche arrabbiato di essere andato così vicino alla vittoria. In questo momento è un miscuglio di emozioni, ma sono sicuro che mi sveglierò domani mattina e sarò orgoglioso di quello che ho fatto oggi”.

La Milano-Sanremo di oggi è stata di un livello altissimo…
”Concordo. è stato un finale veramente veloce ed essere insieme a i migliori dieci corridori al mondo mi rende orgoglioso. Io sono ancora qui, sono 10 anni che provo a vincere la Milano-Sanremo oramai, mentre alcuni di questi ragazzi l’hanno corsa solo un paio di volte. Quindi esserci e stare sempre tra i migliori sei è qualcosa di cui essere fieri. La speranza è che un giorno riesca ad arrivare primo”.

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