I 10 neopro’ più attesi del 2022
Come ogni anno, anche nel 2022 è arrivato il momento di andare a scoprire chi sono i 10 neoprofessionisti più attesi in gruppo. Gli effetti della pandemia sono ancora per ben evidenti, visto che il numero di corridori che passeranno professionisti in team del WorldTour o Professional è inferiore a quello dello scorso anno (116 quest’anno contro i 122 dello scorso anno), quando il numero era già nettamente in calo rispetto alla stagione precedente. La redazione di SpazioCiclismo ha selezionato tra tutti i giovani talenti i dieci da cui si attendono i migliori risultati quest’anno, ma anche nel prosieguo della loro carriera. La classifica sarà proposta a ritroso fino ad arrivare al primo, che sarà indicato domenica. Ricordiamo infine che la graduatoria si basa su una votazione interna della redazione, in cui è stata stilata una media delle top ten proposte da ogni redattore: non sono solo i risultati ottenuti finora a stabilire le gerarchie indicate da ogni votante.
1. Cian Uijtdebroeks (Bora-hansgrohe)
Considerato da molti il nuovo Remco Evenepoel, non poteva che essere Cian Uijtdebroeks il neo professionista più atteso di questa stagione. Il giovane belga, infatti, è approdato nel WorldTour con la maglia della Bora – hansgrohe direttamente dalla categoria juniores, proprio come fece tre anni fa il suo connazionale. Nei due anni passati in questa categoria il classe 2003 ha fatto vedere cose interessanti, soprattutto nelle cronometro (nel 2021 è stato secondo ai campionati europei e sesto alla rassegna iridata), ma l’obiettivo a lungo termine è quello di fare di lui un corridore da grandi giri. L’importante sarà comunque non affrettare i tempi: come dichiarato dal corridore stesso, l’obiettivo per questa prima stagione sarà quello di imparare più che di vincere. Proprio per lasciarlo fare le sue esperienze senza troppe pressioni, la squadra sembra pronta a lasciarlo a disposizione della sua nazionale per importanti corse del calendario Under 23 come il Tour de l’Avenir.
2.Tobias Halland Johannessen (Uno-X)
La Uno-X Pro Cycling Team si trova un vero e proprio gioiello tra le mani. Dopo aver accolto Tobias Halland Johannessen tra le fila della formazione giovanile l’anno scorso, la squadra Professional non si è voluta lasciar scappare il giovane norvegese. Difficile, infatti, non immaginarsi un futuro roseo per il classe 1999 che è tra i più attesi in salita dopo quanto fatto vedere nel 2021, quando è stato terzo alla Liegi-Bastogne-Liegi tra gli Under 23, secondo al Giro d’Italia di categoria e primo al Tour de l’Avenir. Le attese riposte su di lui sono quindi tante, ma la sua scelta di rimanere in una squadra più piccola dimostra tutta la sua voglia di crescere per gradi.
3. Filippo Baroncini (Trek – Segafredo)
La maglia di campione iridato tra gli Under 23 è sicuramente il miglior biglietto da visita per presentarsi tra i professionisti. Il successo ottenuto lo scorso settembre nelle Fiandre davanti a corridori già militanti in formazioni WorldTour fa di Filippo Baroncini uno dei più attesi al salto nella massima categoria. Il nativo di Massa Lombarda è stato autore di una crescita progressiva, ma costante, che in pochi anni lo ha portato a conquistare il mondo, prima con la maglia della Beltrami e poi con quella della Colpack con cui ha vinto anche la cronometro del Giro d’Italia Under 23. Oltre al successo iridato0, nell’anno appena concluso per lui è arrivato anche l’argento agli Europei di Trento. Luca Guercilena gli ha dato fiducia, chiamandolo nella sua Trek – Segafredo e il classe 2000 non vuole tradire le aspettative fin da questa sua prima stagione che inizierà presto al Tour de la Provence. Il sogno è quello di conquistare prima o poi le grandi classiche.
4. Luke Plapp (Ineos Grenadiers)
La vittoria di pochi giorni fa ai campionati nazionali in linea al termine di una grande azione solitaria negli ultimi 30 chilometri è il bel biglietto da visita con il quale l’australiano si è presentato tra i professionisti. In realtà, già un anno fa il classe 2000 si era messo in luce con un successo di tappa al Santos Festival of Cycling (manifestazione corsa in sostituzione del Tour Down Under), conquistando poi anche il titolo nazionale a cronometro battendo un corridore esperto come Luke Durbridge e attirando subito l’attenzione dei grandi team. Alla fine, a spuntarla è stata la Ineos Grenadiers, che potrà così coltivare l’eclettico talento del 21enne, che nel 2021 ha ottenuto anche un bronzo con il quartetto dell’Inseguimento a squadre alle Olimpiadi di Tokyo e ha dato prova delle sue interessanti doti di passista chiudendo al secondo posto la prova contro il tempo U23 dei Mondiali nelle Fiandre.
5. Marijn Van Den Berg (EF Education-Easypost)
Un altro dei giovani cresciuti dalla Groupama-FDJ. Il neerlandese, però, a differenza di molti altri corridori uscito dal settore di sviluppo del team francese, ha deciso di cambiare team per il salto tra i pro, portando in dote ben sette successi a livello U23 nel solo 2021, tra cui due volate al Tour de l’Avenir. Le caratteristiche di questo classe ’99 sembrano però proiettarlo in un futuro che lo vedono protagonista non solo negli sprint, ma anche nelle Classiche, dove potrà cominciare a testarsi già in questo primo anno in cui dovrà adattarsi al doppio cambiamento, di squadra e di categoria.
6. Henri Vandenabeele (Team DSM)
Il classe 2000 sembra uno dei prospetti più interessanti per quanto riguarda i grandi giri. A livello giovanile ha frequentato le formazioni di sviluppo di due team del WorldTour come Lotto Soudal e DSM che l’hanno potuto accompagnare sempre al meglio nella sua crescita, permettendogli di salire due volte sul podio del Giro U23 e di fare già qualche prima esperienza in alcune corse professionistiche. Il 2022 servirà soprattutto a fargli fare esperienza, verosimilmente debuttando anche in alcune corse del WorldTour, per continuare a crescere nel confronto con i migliori al mondo.
7. Lewis Askey (Groupama-FDJ)
Un talento cresciuto nel team di sviluppo da quest’anno a disposizione anche della Groupama-FDJ. Il 20enne Lewis Askey arriva tra i professionisti con il background del polivalente, dato che oltre la strada ha praticato in questi anni anche pista e ciclocross. Come caratteristiche potrebbe essere paragonato a un Wout van Aert, ovvero un corridore veloce, piazzato più volte in volata al Tour de l’Avenir, resistente e adatto a quasi tutti i terreni. Il successo più interessante nel corso degli anni giovanili è stato sicuramente la Parigi-Roubaix 2018 dedicata agli Juniores, appuntamento che conta nel proprio palmares anche nomi di primo piano del ciclismo attuale quali Geraint Thomas, Jasper Stuyven, Florian Sénéchal, Mads Pedersen e Tom Pidcock.
8. Mick Van Dijke (Jumbo-Visma)
La Jumbo-Visma non si è fatta scappare neanche questo talento dai Paesi Bassi, che è passato ufficialmente professionista già lo scorso settembre visti gli ottimi risultati ottenuti con il team di sviluppo. Leader per cinque giorni al Tour de l’Avenir a seguito del successo nella cronosquadre iniziale, si è messo in mostra soprattutto in volata dimostrando uno spunto non indifferente. Le sue doti di passista gli permettono anche di essere competitivo a cronometro, delineando il profilo di un corridore già pronto per i grandi palcoscenici. Il classe 2000, accompagnato dal gemello Tim, ha infatti lasciato il segno già all’esordio tra i pro’, alla Cro Race dello scorso ottobre chiusa al terzo posto.
9. Michele Gazzoli (Astana Qazaqstan)
Il classe ’99 è un prospetto molto interessante per le corse di un giorno, con un background da pistard. Nel 2021 ha vinto il GP Liberazione e ha sfiorato il podio ai mondiali U23 (dopo esserci salito da juniores nel 2017), guadagnandosi la chiamata di un team che ha storicamente un buon rapporto con gli italiani e che anche quest’anno si trova in organico un buon numero di azzurri, che sicuramente faciliteranno l’inserimento in squadra dell’ex Colpack. Il primo anno servirà ad accumulare esperienza e rendersi utile per la squadra, provando anche a farsi vedere se gli capiterà l’occasione giusta.
10. Ethan Vernon (QuickStep-Alpha Vinyl)
Un altro uomo veloce tra le fila del Wolfpack. Il biglietto da visita del giovane britannico è la vittoria della quarta tappa del Tour de l’Avenir, conquistata allo sprint. Il classe 2000 ha avuto modo di disputare già qualche gara professionistica con la maglia della nazionale britannica, ottenendo un paio di top 10 che ne dimostrano già le potenzialità. Inoltre, il ventunenne ha dalla sua anche delle discrete capacità a cronometro, che se affinate potrebbero offrirgli ulteriori chanche per incrementare il numero di vittorie che otterrà in carriera.
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