Vuelta a España 2022, Enric Mas ci prova ma a vincere è Remco Evenepoel! Beffa per Robert Gesink, ripreso a 300m

Battaglia dal primo all’ultimo metro oggi alla Vuelta a España 2022. A conquistare la 18ª tappa è così Remco Evenepoel, che risponde prontamente a tutti gli attacchi di Enric Mas, seguendolo poi nell’azione decisiva all’interno del chilometro finale che permette ai due di riprendere Robert Gesink, ultimo degli attaccanti di giornata, che chiude così il podio di giornata subito dietro allo spagnolo, distanziato dal belga allo sprint. La Maglia Rossa rafforza così il suo primato in classifica generale, dove ora ha un vantaggio di 2’07” su Mas e 5’14” su Juan Ayuso (UAE Team Emirates), che si gioca il podio con il solo Miguel Angel Lopez (Astana Qazaqstan) dopo il cedimento di Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers) dovuto ad una brutta caduta.

La partenza, ritardata di qualche istante per un problema meccanico di Ben O’Connor (Ag2r Citroen), vede subito numerosi tentativi di andare all’attacco, ma l’alta andatura del gruppo non consente a nessuno di avvantaggiarsi. A provarci è inizialmente un drappello di 20 uomini comprendente anche Jai Hindley (Bora-hansgrohe) e Vincenzo Nibali (Astana Qazaqstan), ma il tentativo viene presto annullato. Mentre altri otto corridori provano a prendere il largo, in gruppo avviene una caduta che, tra gli altri, vede coinvolti Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers), la Maglia Verde Mads Pedersen (Trek-Segafredo), Quentin Pacher (Groupama-FDJ) e, soprattutto, la Maglia a Pois Jay Vine (Alpecin-Deceuninck), quest’ultimo costretto al ritiro.

Nel frattempo, comunque, gli otto attaccanti vengono riassorbiti dal plotone, stesso destino che capita a un altro drappello di sei fuggitivi composto da Sergio Higuita (Bora-hansgrohe), Chris Harper (Jumbo-Visma), Nelson Oliveira (Movistar), Robert Stannard (Alpecin-Deceuninck), James Shaw (EF Education-EasyPost) e Jasha Sütterlin (Bahrain Victorious). Poco dopo, sono Ibai Azurmendi (Euskaltel-Euskadi) e Jesus Ezquerra (Burgos-BH) a provarci, ma anche il loro tentativo dura poco, con il gruppo che, dopo 30 chilometri di gara, torna compatto anche per il rientro di Rodriguez e di diversi altri corridori rimasti coinvolti nella caduta.

Prosegue la caccia alla fuga, con un drappello di 23 corridori che si avvantaggia sul gruppo e altri che provano ad unirsi al tentativo di attacco. Si continua ad andare velocissimi (49,9 km/h la media della prima ora) finché non prende forma un maxi-drappello di attaccanti. In fuga vanno Richard Carapaz (IGD), Tao Geoghegan Hart (IGD), Thibaut Pinot (GFC), Marc Soler (UAD), Gino Mäder (TBV), Jan Bakelants (IWG), Hugh Carthy (EFE), Sergio Higuita (BOH), Edoardo Zambanini (TBV), Sam Oomen (TJV), Nelson Oliveira (MOV), Rudy Molard (GFC), Carlos Verona (MOV), Mark Padun (EFE), Élie Gesbert (ARK), Lawson Craddock (BEX), Xandro Meurisse (ADC), Vincenzo Nibali (AST), Matteo Fabbro (BOH), Robert Gesink (TJV), Omer Goldstein (IPT), Davide Villella (COF), Daniel Navarro (BBH), Raul García (EKP), Fausto Masnada (QST), Nans Peters (ACT), Nicolas Prodhomme (ACT), Merhawi Kudus (EFE), Gotzon Martín (EUS), Łukasz Owsian (ARK), Jetse Bol (BBH), Jasha Sütterlin (TBV), Mikel Iturria (EUS), Mike Teunissen (TJV), Daniel Mclay (ARK), Dario Cataldo (TFS), Clément Russo (ARK), Danny van Poppel (BOH) e Julius van den Berg (EFE). Il gruppo della Maglia Rossa, con in testa la Quick-Step, lascia fare e il vantaggio va rapidamente oltre i 2′. Ivo Oliveira (UAD) riesce a entrare nel drappello in fuga in un secondo momento, mentre il gruppo non ha interesse a inseguire: 7’20” dopo 70 km di gara.

Si arriva anche a 9′ ma con l’avvicinarsi delle salite, la UAE prova un attacco di gruppo: Pascal Ackermann e Juan Sebastian Molano fanno da piloti per il tentativo di Brandon McNulty e Joao Almeida, che guadagnano subito una trentina di secondi sul gruppo Maglia Rossa. Sull’onda di questa mossa, i fuggitivi perdono tantissimo nell’arco di pochi chilometri, tanto che ai piedi del primo GPM di giornata hanno 6’10” sul duo UAE e 6’48” sul gruppo. Almeida prosegue da solo e mette un minuto fra sé e il gruppo dei migliori della classifica generale, venendo poi atteso da Oliveira in vista del GPM, scollinando con un ritardo di quattro minuti dalla testa della corsa. I due portoghesi riescono così a tenere a distanza il gruppo nella fase intermedia fra le due salite, mentre alle loro spalle Astana Qazaqstan e Movistar cominciano a sacrificare qualche gregario al fianco.

Ai piedi della salita successiva il gap di Almeida è ormai di tre minuti, mentre il gruppo insegue a 40 secondi. Davanti invece è Hugh Carthy ad allungare, raggiunto in prima istanza da Thibaut Pinot e Sergio Higuita, ai quali si aggiungono successivamente anche Richard Carapaz, Elie Gesbert e Robert Gesink, grazie soprattutto al ritmo dell’ecuadoriano, uscito in un secondo momento e raccogliendo sulla strada i due, che inizialmente si trovavano con i primi due inseguitori. Questi sei uomini finiscono così per scollinare tutti assieme su quel che resta degli inseguitori, ripresi ad inizio discesa da Almeida, ora scortato da Soler.

In gruppo invece arriva l’allungo di Miguel Angel Lopez (Astana Qazaqstan), assieme al quale restano solamente Remco Evenepoel (Quick-Step Alpha Vinyl Team), Enric Mas (Movistar Team), Juan Ayuso (UAE Team Emirates), Ben O’Connor (AG2R Citroën Team), Thymen Arensman (Team DSM), Rigoberto Urán (EF Education-Easypost), Jai Hindley (BORA Hansgrohe), Mark Padun (EF Education-Easypost) e Clément Champoussin (AG2R Citroën Team), che scollinano con un ritardo di 50 secondi da Almeida e 3’40” dai battistrada. Subito dopo transita invece un dolorante Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers), scortato da Ben Turner, con il quale riesce a rientare quando il gruppo rallenta dopo il GPM.

Nella discesa il gruppo riprende Nibali, che si mette a totale servizio di Lopez. L’azione del siciliano consente al gruppo di riportarsi ad appena dieci secondi dal gruppo di inseguitori guidato da Soler e Almeida, ma quando il messinese si sposta il ritmo cala, mentre davanti arriva anche il supporto della Bahrain – Victorious. Almeida torna così a guadagnare, presentandosi ai piedi della salita conclusiva con un ritardo di un minuto, mentre il gruppo arriva circa 40 secondi più tardi. Approfittando delle marcature incrociate, in testa è Elie Gesbert a muoversi per primo, riuscendo a guadagnare una dozzina di secondi prima di essere ripreso e staccato da Robert Gesink, mentre gli altri sembrano ancora studiarsi e perdono terreno. Al contrario in gruppo iniziano gli scatti, con Nelson Oliveira che mette in rampa di lancio Enric Mas (Movistar). Lo scatto del secondo classificato non tarda ad arrivare, così come la reazione di Remco Evenepoel (Quick-Step Alpha Vinyl). I due vengono seguiti solamente da Ben O’Connor (Ag2r Citroën), che rilancia vedendo che i duellanti, ripreso Masnada, si studiano.

Dopo una serie di scatti che vedono anche Ayuso e Lopez darsi battaglia per la terza posizione, con l’australiano, aiutato da Peters, restano solamente Arensman e Hindley. Nel frattempo anche Mas trova in Verona un valido aiuto, permettendosi così di restare alla ruota del compagno quando Remco Evenepoel piazza una accelerazione decisa, che finisce per riportare tutti, ad eccezione di un sempre sofferente Rodriguez, sui contrattaccanti e su tutti gli ex fuggitivi ad eccezione di Gesink, che conserva ancora 30 secondi di vantaggio. A turno sembrano provarci ancora un po’ tutti, con Ayuso e Lopez che continuano a studiarsi, facendo l’elastico, mentre Rodriguez soffre supportato da Carapaz. O’Connor intanto si conferma tra i più dinamici, così come Arensman e Almeida, ma ogni azione si chiude con un nulla di fatto.

Dopo averi provato più volte, Enric Mas piazza la sua ultima accelerazione entrando nei due chilometri conclusivi. Questa volta a seguirlo riesce solo Evenepoel, con i due che poi si parlano e collaborano per andare a riprendere Gesink. L’operazione riesce negli ultimi 500 metri e la coppia di sfidanti si piazza alla ruota del neerlandese prima dello scatto deciso della Maglia Rossa a 200 metri dal traguardo. Una progressione micidiale alla quale stavolta Mas non può niente, concedendo al belga la vittoria di tappa, due secondi di distacco e quattro secondi di abbuono aggiuntivi rispetto ai sei che va a prendersi in quanto secondo di tappa.

Risultato Tappa 18 Vuelta a España 2022

Classifica Generale Vuelta a España 2022

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